La ministra dei Trasporti Paola De Micheli durante la riunione in videoconferenza con le Regioni sul fronte dei trasporti pubblici locali e durante la quale si è discusso dell’incremento della capienza in condizioni di sicurezza sui mezzi anche in vista della ripartenza delle scuole, ha proposto l’allargamento della definizione di “congiunti” a compagni di classe e colleghi di lavoro. La soluzione, per derogare alla regola del distanziamento di un metro sui mezzi di trasporto pubblico, sarebbe ora al vaglio del Comitato tecnico scientifico che dovrà riunirsi per decidere se dare o meno parere positivo. A poco meno di trer settimane dall’inizio dell’anno scolastico la ministra del PD ha partorito la sua ipotesi per cui anche i compagni di classe e colleghi di lavoro rientrerebbero nella categoria dei familiari in modo che si possano sedere fianco a fianco nei mezzi di trasporto aumentando così la capienza dei posti a sedere sui mezzi pubblici. Dunque chi frequenta le stesse aule scolastiche o chi ogni giorno accede al medesimo ufficio, non dovrà tenere conto delle sedute alternate finora contrassegnate da appositi segnaposto. La proposta che di per sé appare assurda va di certo in contrasto con tutto il lavoro fatto e i soldi spesi dalla Ministra per la pubblica istruzione, Lucia Azzolina, per comprare i famosi banchi con le ruote. Per di più una volta terminato l’orario di lavoro, e per gli studenti quello delle lezioni, le persone frequenteranno sicuramente le proprie famiglie ma anche amici e parenti, con il rischio che un contagiato trasmetta il virus ad un numero non controllabile di persone rientranti nella nuova estensione del termine “congiunto”.
Probabilmente le vacanze estive non hanno portato buoni consigli e soprattutto prima di inventarsi soluzioni bisognerebbe consultarsi con il comitato scientifico, formato da esperti scelti dal Governo per trovare soluzioni. Il voler estendere i confini del termine “congiunto” equivale ad asserire che non si hanno soluzioni concrete in merito e la proposta potrebbe intendersi come un “libera tutti” aspettando l’evolversi degli eventi, sperando che questo non crei un danno irreparabile. Il dubbio è sul perchè siano state istituite le task force se poi le proposte come queste risultano essere semplicistiche e prive di ogni valore scientifico. Ricordiamo che il Viminale aveva già chiarito quali fossero i paletti del termine in questione, definendo congiunti “i rapporti di parentela, affinità e di unione civile, nonché le relazioni connotate da duratura e significativa comunanza di vita e di affetti”. Se sei ore al giorno di frequentazione equivale ad essere accomunati affettivamente o nella vita allora di sicuro il virus avrà ampio spazio per diffondersi!
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