AGNONE – “Vogliamo ringraziare tutti coloro i quali hanno preso parte alla lunga giornata dei tavoli partecipativi programmati nell’ambito del 5° incontro di sviluppo ed implementazione del processo di candidatura. Una 12 ore di lavori, iniziata con gli studenti delle scuole superiori dell’Istituto Omnicomprensivo di Agnone e terminata con i rappresentanti delle Associazioni del territorio. Il risultato del 5° incontro certifica e mette a garanzia la dinamica della partecipazione, la quale fin dall’inizio è stata pensata come un processo che doveva innestarsi dal basso. Un processo, percorso in questi mesi, che è diventato sistema produttivo circolare con l’integrazione della filiera pubblico-privata e su diversi livelli. Ieri sera con le associazioni si è ragionato molto e in maniera costruttiva, ponendo come principio la volontà di cooperare dentro e fuori questa esperienza, la quale ha già raggiunto un bellissimo risultato nei termini della coesione”.
Così Daniele Saia, sindaco di Agnone. Ieri, 8 febbraio, si sono svolti, la mattina presso l’Aula Magna dell’ITIS e la sera presso il foyer del Teatro Italo Argentino di Agnone, i lavori relativi all’implementazione e la disseminazione del progetto di candidatura di Agnone 2026, città finalista della competizione nazionale della Capitali Italiane della Cultura, promossa dal Ministero della Cultura come strategia finanziaria di sviluppo a base culturale. L’incontro rappresentava il 5° appuntamento sul territorio di sviluppo del dossier.
Un lavoro costante che sta producendo grandi effetti anche sul profilo della comunicazione e sullo sviluppo di una comunità di sostenitori molto presenti che cresce giorno dopo giorno. Non mancano gli endorsement dai personaggi della cultura nazionale e dello spettacolo come quello pubblicato sui profili social ufficiali di Agnone 2026. “Una giornata molto importante sul profilo qualitativo in relazione ai risultati di disseminazione ed implementazione del progetto. Agli studenti è stato chiesto un parere generale sul dossier e alcune ipotesi di co-progettazione. Ebbene, non solo le proposte di ogni gruppo si sono dimostrate coerenti con l’impianto del progetto, ma hanno generato idee molto concrete e sostenibili, alcune delle quali potranno essere prese in considerazione anche al di fuori della vasta progettualità di Agnone 2026”, ha dichiarato Letizia Bindi, docente Unimol e coordinatrice del Dossier Agnone 2026.
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