Airbnb licenzia 1.900 dipendenti, pari a un quarto della sua forza lavoro. La decisione dei tagli si è resa indispensabile per poter far fronte alla crisi legata alla pandemia di coronavirus. Si prevede che nel 2020 Airbnb dimezzerà i ricavi dal portale leader degli affitti brevi rispetto al 2019. La misura va ad aggiungersi all’inevitabile taglio delle spese pubblicitarie, mentre il congelamento delle nuove assunzioni era stato deciso all’inizio dell’epidemia.
“Il business di Airbnb è stato duramente colpito”.
L’ammissione del Ceo, Brian Chesky, segue una mail ‘interna’ nella quale si specifica che i dipendenti licenziati riceveranno 14 settimane di stipendio ed ulteriori ammortizzatori in base al loro ruolo ed alla loro ubicazione. Per quelli che operano negli Usa ci saranno altri 12 mesi di copertura sanitaria, per gli altri la copertura sará estesa fino alla fine dell’anno.
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