Nella genetica il segreto della forma grave del Covid?
Il progetto è ambizioso e la posta in gioca alta: creare un app gratuita open, rivolta ai medici di tutto il mondo, per curare il Covid, fare rete e insieme portare avanti un enorme studio sull’efficacia delle terapie. A lanciare la proposta è Andrea Stramezzi, medico chirurgo volontario del gruppo Medici Covid 19, uno dei primi sostenitori della terapia domiciliare precoce, che dal marzo dello scorso anno ha curato più di mille pazienti, dai 3 mesi ai 101 anni di età.
L’app anti-Covid
: Il medico ha lanciato l’iniziativa realizzando un breve video disponibile in più lingue sul canale Youtube Covid healer, Onlus internazionale istituita per raccogliere fondi destinati alla realizzazione dell’app e alla ricerca sulla malattia del 21esimo secolo: “Ho iniziato fin da subito ad andare a casa dei pazienti e a curarli, come ogni medico avrebbe dovuto fare. Guarivano. Anche gli anziani con molte patologie. Ho fatto anche tre mesi in ospedale Covid, tutti guariti. Il Covid si cura e se lo si conosce, si guarisce, soprattutto nei primi giorni, con farmaci innocui e poco costosi. Il problema per un paziente è trovare subito un medico che lo sappia curare. Così come per un medico il problema è essere guidato con i suoi primi pazienti. Molti medici hanno timore di curare il Covid, temono di commettere degli errori. Dobbiamo insegnare ai medici di buona volontà a curare il Covid, possibilmente a curarne centinaia contemporaneamente”.
Come? Lo spiega nei dettagli ai microfoni di Radio Radio, intervistato da Fabio Duranti: “In base ai dati della cartella clinica del paziente l’app fornirà una prescrizione, che il medico potrà valutare e accettare. In tempo reale avremo delle statistiche sui farmaci utilizzati, anonime, coperte dalla privacy, sul decorso della malattia in relazione alla terapia assegnata. Con un milione di download avremo una mole di dati enorme ogni giorno, una banca dati infinita che ci permetterà di cambiare in corso d’opera la visione della terapia ideale”.
La ricerca sui geni
La raccolta fondi di Covid healer servirà anche per portare avanti gli studi di genetica su cui da un anno ormai lavorano circa 35 mila medici in tutto il mondo, per scoprire quali siano i geni che predisporrebbero alcuni individui allo sviluppo della forma grave della malattia. Spiega ancora Stramezzi ai microfoni di Radio Radio che circa l’8 per cento delle persone che contraggono il virus si aggrava: in questi pazienti, probabilmente geneticamente predisposti, “quando si formano gli anticorpi c’è una reazione eccessiva e anomala del sistema immunitario per cui il nemico non è più il SarsCov2 ma gli anticorpi anti-SarsCov2: diventa una malattia autoimmune, con la formazione di microtrombi che ostruiscono gli alveoli impedendo il passaggio dell’ossigeno al sangue”. E prosegue: “Se ogni medico di medicina generale potesse fare uno screening con una punturina in un dito per vedere se possiede quel o quei geni, saprebbe in anticipo quali dei suoi pazienti rischiano la tempesta citochimica e solo a questi darà cortisone ed eparina mentre per il restante 95 per cento il decorso sarà lieve e senza paura”. Sarebbe la fine dello stato di emergenza. A settembre a Roma si terrà un summit internazionale sulla terapia del Covid.
di Alessia Pillolla
Mi piacerebbe installarla ma non so come fare, non la trovo su Google play
Ciao non è ancora disponibile
Anch’io
Quando sarà disponibile???