Infuria la polemica su l dilagare dei contagi in Sardegna tanto da considerare l’isola, da parte di alcuni turisti, come una seconda Codogno. Non ci sta il consigliere regionale della Lega, Andrea Piras, tanto da ricordare che “A maggio il presidente Solinas aveva chiesto test preventivi per gli ingressi in Sardegna, con il solo obiettivo di tutelare la salute dei sardi e garantire tranquillità e sicurezza a coloro che desideravano visitare l’isola. Da parte di PD e governo le critiche e le proteste sì sprecarono. Oggi a farne medesima richiesta sono l’assessore alla sanità della Regione Lazio e il ben noto e previdente governatore Zingaretti, che tra un aperitivo ai Navigli e l’altro al motto di “non cambiamo le nostre abitudini” ora pare aver rivalutato i pericoli.”
I sardi additati come degli untori quando la maggior parte dei casi risulta essere di importazione se si considera che sino a qualche mese fa la Sardegna era considerata “Covid free”. A dire di Piras nessuna dichiarazione a difesa delle offese è mai arrivata dagli esponenti del Governo ma nemmeno “nessuna dichiarazione di incostituzionalità ad opera del ministro Boccia che pure si era mostrato in precedenza così categorico sulla questione! A fare la differenza sarà forse il colore politico di chi governa le due regioni? Ai posteri l’ardua sentenza, a noi una non tanto velata sensazione che le opinioni degli esponenti dell’esecutivo mutino in base ai proponenti.”
Il consigliere leghista ritiene siano inaccettabili le accuse di essere degli untori tantomeno “sentirci dire che la situazione è arrivata a questo punto a causa di chi governa l’isola? Inaccettabile. Gli esponenti di PD e 5 stelle dovrebbero imparare a leggere meglio i dati a loro disposizione, gli esponenti nostrani dei medesimi invece dovrebbero vergognarsi per aver scelto, per l’ennesima volta, di schierarsi con chi mira ad affossare l’economia e la dignità della nostra terra!”
Non tarda ad arrivare la nota del segretario regionale del PD, Emanuele Cani, che esclude ci possa essere “alcun lockdown in arrivo per il nostro territorio, così come del tutto infondate sono le voci che fanno riferimento all’istituzione di zone rosse o addirittura all’introduzione di un passaporto sanitario per chi lascia la Sardegna, non ci sono untori e tantomeno guerre tra regioni. Chi specula su queste notizie fa un danno a tutta la nostra comunità, è bene non dimenticarlo.Escludere misure drastiche, naturalmente, non vuol dire abbassare la guardia o sottovalutare il rischio di una ripresa dei contagi. Dovrà infatti essere garantita la massima vigilanza in tutti i luoghi maggiormente esposti, come porti, aeroporti e stazioni con tamponi e test sierologici capillari per gestire con serietà e senza allarmismi questa fase.”
Piena fiducia, quindi, al governo che secondo Cani segue con attenzione l’evovlersi delal situazione in Sardegna “Sappiamo di poter contare del pieno sostegno del Governo ed in particolare del Ministero della Salute che in questi mesi non ha fatto certo mancare il suo supporto. a verità che questa pandemia ci consegna – conclude il segretario del PD – è che non esiste un virus lombardo, uno cinese e uno sardo: siamo tutti sulla stessa barca e bisogna affrontare l’emergenza con senso di responsabilità e spirito di solidarietà.”
Comment here