ROMA – Conte frena le Regioni e annuncia nuove aperture dal 18 maggio. Negozi, ristoranti e parrucchieri potrebbero rialzare le serrande in alcune Regioni, ma soltanto se i dati del monitoraggio del contagio daranno esiti positivo, altrimenti si continuerà a tenere “chiusi i rubinetti”. Il presidente del consiglio, inoltre, continua a difendere le proprie scelte:
“Abbiamo scelto anche misure impopolari senza pensare al consenso, perché per ora non si può assicurare il ritorno alla normalità”.
Conte frena le Regioni e annuncia nuove aperture dal 18 maggio
Prima del 18 maggio sono previsti due nuovi decreti del governo per l’economia. Conte, poi, ha liquidato in poche parole l’attacco ricevuto ieri dal senatore di Italia Viva Matteo Renzi:
“Nessun ultimatum, chiede di fare politica e la stiamo facendo”.
Oggi invece, rispondendo su Facebook al messaggio di un barbiere in occasione del primo maggio (festa del Lavoro), il premier ha scritto:
“Sono sicuro che, con il rispetto delle regole adottate, in alcuni territori si potrà rallentare notevolmente la curva del contagio. E attività come la sua potrebbero rialzare prima del previsto la saracinesca: se abbassiamo il rischio di contrarre il virus e rispettiamo i protocolli di sicurezza, tanti clienti torneranno a tagliarsi i capelli senza essere bloccati dalla paura”.
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