Antonio Conte covava lo sfogo da diverso tempo e nella sua testa aveva chiara una deadline: arrivare alla finale di Europa League per poi minacciare l’addio. Così é stato. E per l’ennesima volta si è contraddetto: “Qualcosa è successo, è inutile girarci intorno”, quando una settimana fa aveva accusato la stampa di mettere troppa carne al fuoco.
Una stagione lunga ma ricca di scorie: così il tecnico nerazzurro ha definito la sua prima annata alla guida dell’Inter. Una cavalcata così sfibrante da indurlo a considerare già di abbandonare la barca. Troppi dissidi, enormi incomprensioni. In tutti i livelli, dalla comunicazione a parte della dirigenza, sono tante le cose che l’ex ct non ha digerito e le chiarirà una per una a Steven Zhang, accorso dalla Cina proprio per chiarire la spinosa questione legata all’allenatore.
Parla Conte
“Farò delle riflessioni a mente fredda ed è giusto che le faccia anche il presidente dopo che gli avrò comunicato quello che penso. Io non faccio marcia indietro”.
Parole che inducono ad una valutazione abbastanza chiara. Parole che, ascoltate dall’esterno, suonano quasi come una minaccia. Qualcosa come: “comunicherò a Zhang tutto quello che voglio per restare, lo farò senza alcuna disponibilità a negoziare. O mi accontenta, o me ne vado”.
E le richieste sono tutt’altro che moderate. Conte intende cambiare tutto o quasi.
Si scalda Allegri?
Per questo motivo l’addio a breve sembra la soluzione più rapida per entrambi, ma il nodo più importante rimane ancora da sciogliere. Come faranno, Conte e l’Inter, a separarsi senza farsi troppo male? I soldi sul banco sono tantissimi e sarà necessario trattare la buonuscita. Allegri è già pronto, sa che presto, molto presto, il suo telefonino potrebbe squillare. Beppe Marotta ha già deciso, in caso di addio di Conte, panchina a Max, e anche Oriali potrebbe salutare. Il futuro dell’Inter si deciderà nei prossimi giorni.
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