ROMA – Altro che dialogo, Giorgia Meloni dall’opposizione definì “criminale” il governo durante la pandemia e ha rifiutato “persino il confronto sul Pnrr”. Lo dice il leader M5s Giuseppe Conte, replicando alla premier che accusa le opposizioni di saper solo criticare il governo. “Leggo che la presidente Meloni prova a riscrivere la sua storia politica. Dichiara che quando era all’opposizione non aveva problemi a dialogare e ricorda che ha votato il taglio dei parlamentari e l’appoggio alla linea di Draghi sul sostegno militare all’Ucraina. Dall’alto di questi suoi illuminati esempi ci invita, oggi che siamo all’opposizione, a essere più aperti al dialogo”.
Continua Conte: “Quanto al passato, preciso – e non è questione di pignoleria ma di sostanza politica – che non ci ricordiamo affatto una Meloni dialogante durante il periodo più duro della pandemia del Conte II. Ricordiamo quando si accalorava per convincere i cittadini che eravamo dei ‘criminali’. Ci ricordiamo una leader che, con veemenza, contestava ogni misura a prescindere, persino la dichiarazione dello stato di emergenza, che poi lei stessa ha adottato qualche mese fa, sopraffatta dagli sbarchi incontrollabili”.
“Ci ricordiamo persino un’opposizione che si è rifiutata di raccogliere l’invito a confrontarsi a villa Pamphili per dare un contributo alla costruzione del Pnrr. È vero, invece, che l’opposizione a Draghi fu una finta opposizione e la conferma viene dalla piena continuità di azione non solo sul fronte bellicista ma anche su quello della restaurazione della politica di austerità e del rigore contabile che strozza la crescita”.
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