È stata presentata oggi, durante la conferenza stampa, la bozza approvata dal Consiglio dei Ministri, composta da sei articoli con le nuove norme anti-covid riguardanti la scuola, le restrizioni e la durata del Green Pass.
Nessun voto da parte della Lega che non ha approvato la bozza, manifestando il suo dissenso uscendo dall’aula in riferimento alle nuove norme della scuola definendole “discriminanti”.
Durante la conferenza il Ministro dell’Istruzione Bianchi ha parlato della scuola dichiarando “È il cuore del nostro Paese e vogliamo lavorare per ridurre il più possibile la didattica a distanza. Questa è un fase diversa, quindi abbiamo deciso che i vaccinati non andranno più in Dad e nei pochi casi di Dad questa durerà 5 giorni rispetto ai 10 attuali”. I cambiamenti riguardano tutti i gradi di scuola: nella scuola dell’infanzia si andrà in Dad con 5 casi; nella primaria si andrà in Dad con 5 casi, ma ci andranno solo i non vaccinati; nella secondaria si andrà in Dad con 2 casi ma solo i non vaccinati.
Nella bozza si legge che “Per coloro che posseggano un’idonea certificazione di esenzione dalla vaccinazione l’attività didattica prosegue in presenza con l’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, su richiesta di coloro che esercitano la responsabilità genitoriale per i minori e degli alunni direttamente interessati se maggiorenni. Per gli altri alunni si applica la Didattica digitale integrata per la durata di cinque giorni”.
Botta e risposta sulle decisioni prese sulla scuola
I Ministri della Lega Giancarlo Giorgetti, Massimo Garavaglia ed Erika Stefani hanno voluto precisare che “Pur condividendo le misure di apertura contenute nel decreto approvato oggi in CdM, in coscienza non potevamo approvare la discriminazione tra bambini vaccinati e non vaccinati. I dati ci dicono, per fortuna, che i contagi scendono quotidianamente e nostro dovere è lavorare con determinazione alle questioni concrete per risolvere i problemi del Paese”.
“Non c’è alcuna discriminazione e i vaccini sono lo strumento che ci sta consentendo di aprire una fase nuova. – ha risposto il Ministro della Salute, Speranza, durante la conferenza – La curva sta piegando senza azioni forti mentre altri Paesi hanno dovuto attuare forme di chiusura significative. Se ciò è possibile è perché il 91% degli italiani ha risposto al vaccino. Quindi su questa linea dobbiamo insistere”.
“Non c’è stato nessuno scontro o polemica. – ha commentato il Ministro Bianchi – Vi è stata una precisazione da parte dei colleghi della Lega che è stata registrata con la massima attenzione e con la massima responsabilità da parte di tutti. Questo rispetto ad oggi, sul futuro non posso rispondere”,
Durata del Green Pass
Il Ministro Speranza ha confermato che viene prolungata la validità del Green pass dopo il booster, che oggi è di 6 mesi: la certificazione per chi ha la terza dose di vaccino o chi si è contagiato dopo la seconda dose, non avrà più limiti di tempo. Speranza ha anche spiegato che “se una regione finisce in zona rossa, le limitazioni connesse non riguarderanno le persone vaccinate”
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