Sul prolungamento della fascia arancione in Sardegna i consiglieri regionali sardi del PD addebitano le responsabilità al presidente della Regione, Christian Solinas. E lo motivano in un comunicato partendo dall’ inaugurazione del 23 gennaio scorso a Sassari dei nuovi posti letto in terapia intensiva “Trenta nuovi posti a disposizione del nord Sardegna hanno dichiarato l’Assessore Nieddu e il Presidente Solinas. Se fosse tutto come dicono sarebbe molto bello ma in realtà i nuovi posti immediatamente utilizzabili sono solo 8, perché gli altri sono quelli già esistenti ma spostati da malattie infettive e da covid 1 di palazzo Clemente. L’AOU sassarese quindi conta su 23 posti complessivi nel nuovo reparto che, in emergenza e con una dotazione sufficiente di personale, possono diventare 30, che è però cosa alquanto differente dalle roboanti dichiarazioni del duo leghista. La vera cosa positiva è quindi l’intelligente trasferimento in una struttura unica dell’AOU delle due rianimazioni. Anzi, visto che i letti sarebbero disponibili, buona e saggia cosa sarebbe poterli rendere subito attivi e dare respiro anche al San Francesco di Nuoro, per esempio, che ha sospeso negli scorsi giorni l’attività chirurgica per mancanza di posti in TI.”
L’analisi critica dei consiglieri è rivolta alla giunta regionale rea di non fornire dati corretti al governo che si vede costretto a declassare l’isola “L’apertura del nuovo reparto, rispondente ad un criterio di razionalità organizzativa, cambia poco la questione centrale che è la corsa continua a doversi accertare che i posti sulla carta, dichiarati attivi al Ministero, siano effettivamente corrispondenti a quelli reali. Perché al di là delle accuse al governo pur di non ammettere la verità, si continuano ad inventare realtà parallele in cui tutto è sotto controllo e va più che bene.”
Non fruibili sarebbero anche i dati relativi alle vaccinazioni sempre a causa del governo regionale che “non fornisce i numeri effettivi e veri della vaccinazione né se siano stati vaccinati gli aventi priorità o gli amici degli amici e, ancora, non sappiamo se esistono protocolli regionali per il test e tracciamento del virus dentro gli ospedali sia per i pazienti che per gli operatori, perché continuano i contagi interni e le segnalazioni di malati che entrano negativi ed escono positivi. Non sappiamo ancora come sta andando lo stress test Crisanti, né se i comuni abbiano finalmente i dati corretti.”
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