ROMA – Dopo l’enorme successo del tour solistico di 156 concerti nei teatri lirici di Dodici Note Solo Bis, Claudio Baglioni ritorna ai live spettacolari con “aTUTTOCUORE”, 9 maxi eventi dal vivo che si annunciano rivoluzionari. Queste le date: 21-22-23 settembre – Stadio Centrale Foro Italico, Roma; 5-6-7 ottobre – Arena di Verona; 12-13-14 ottobre – Velodromo Paolo Borsellino, Palermo. Biglietti già disponibili.
L’artista proporrà una nuova rappresentazione totale, a tre gigantesche dimensioni spaziali – orizzontalità, verticalità, profondità – nella quale si fondono musica, luce, figura, gesto, azione e le molteplici arti e modalità dello stupefacente mondo dello spettacolo. La storia di Baglioni è quella di uno straordinario, instancabile pioniere, sia nelle produzioni discografiche, che nelle esibizioni dal vivo. In più di cinquant’anni di carriera, infatti, è impossibile trovare due suoi album o due concerti simili o ripetitivi: ogni volta, è una “prima”.
Baglioni, infatti, è stato il primo a inaugurare la stagione dei grandi raduni pop-rock (1982: “Alé-oó”); il primo a suonare da solo tutti gli strumenti e tutte le parti, da one man band (1986: “Assolo”); il primo a posizionare il palco al centro della scena (1991: “Oltre una bellissima notte”); il primo a eliminare completamente il palco dallo spazio d’esibizione (1996: “Tour Rosso”); il primo in tour con la propria band a bordo di un camion (1996: “Tour Elettrico”); il primo a performare al centro dei più grandi stadi italiani, con il pubblico a gremire tribune e curve come negli eventi sportivi (1998: “Da me a te”; 2003: “Tutto in un abbraccio”); il primo a utilizzare tecnologie virtuali, laser sagomati e oggetti interattivi (2000: “Tour Blu – Il Viaggio”); il primo a esibirsi, con pubblico, nell’anfiteatro di Pompei (2000: “Sogno di una notte di note”); il primo a intraprendere un giro di recital nei teatri all’italiana (2001: “InCanto”); il primo a progettare i palchi delle proprie esibizioni live (2003-2004: “Crescendo”, con il palco, su quattro livelli sovrapponibili, e 2006-2007: “Tutti Qui” con un magazzino centrale, suddiviso in quattro aree contenutistiche); il primo a riportare, in epoca moderna, il palcoscenico al centro dell’Arena di Verona (2018: “Al centro”); il primo ad aprire la stagione estiva dell’Opera di Roma, alle Terme di Caracalla e il solo a rappresentarsi per dodici serate consecutive (2022: “Dodici Note – Tutti Su!”).
Il tema centrale del progetto ruoterà attorno al cuore, suono e strumento primordiale dell’esistenza. La percussione ritmica che è musica di vita e della vita. La danza che ci muove dentro e fuori. Il ballo universale che tra coraggio e accoramento, ci mette d’accordo. «Da sempre – ha spiegato Baglioni – il cuore è considerato il centro, il nucleo, il cuore di tutto. Della vita stessa, ovviamente. Ma anche di passioni, sentimenti, emozioni, imprese, avventure. E, naturalmente, dell’amore: l’energia più grande che esista in natura. Nasce da queste riflessioni e suggestioni l’idea di chiamare il mio nuovo giro di rappresentazioni “aTUTTOCUORE”, dove, ancora una volta, la musica sarà il cuore pulsante di un progetto di concerto totale, integrale, reso ancora più prezioso e strabiliante dall’impiego e l’ausilio di illuminotecniche, proiezioni, performance da forme e discipline artistiche, per creare suggestioni particolari e mai viste prima».
«Il nostro cuore – ha aggiunto Baglioni – batterà a tempo di musica, perché questi concerti sono ideati e saranno vissuti da tutti noi a tutta forza, a tutta gioia, a tutta energia! Ma anche a tutto campo e a tutto tondo, sia strutturalmente – narrazione, illustrazione e movimentazione si svilupperanno sulle direttrici di piani orizzontali e verticali, con profondità considerevoli e altezze imponenti – sia simbolicamente, in un ideale abbraccio tra artisti, musicisti, performer e spettatori, per scambiarci, da cuore a cuore, un’esperienza unica da spartire insieme aTUTTOCUORE».
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