Il Consiglio generale della Cisl sarda questa mattina ha deciso che dall’inizio del 2020 venga avviata una fase di mobilitazione unitaria che, anche in armonia alle rivendicazioni delle Confederazioni nazionali Cgil, Cisl e Uil, promuova a partire dai territori iniziative a sostegno delle proposte per il lavoro, lo sviluppo e la lotta alle povertà in Sardegna.
“ La Cisl Sarda ritiene ormai indispensabile – ha detto Gavino Carta nella relazione introduttiva – battere un colpo per svegliare la politica e le istituzioni regionali e nazionali dal torpore e da un immobilismo che rischiano di essere fatali all’intera comunità regionale”,
Il Consiglio generale, al quale ha partecipato il segretario organizzativo nazionale, Giorgio Graziani, ha accolto la proposta di mobilitazione fatta dal segretario generale regionale Gavino Carta, che ha indicato tre grandi priorità: il rilancio delle vertenze produttive ancora insolute, comprese questione energetica (metano e transizione energetica), continuità territoriale riconoscimento dello status di insularità, programma pluriennale di opere pubbliche e infrastrutturali. A seguire un piano di politiche per il lavoro e la formazione; programma pluriennale di integrazione sociale e di tutela a favore della terza età e della non autosufficienza. Infine un rinnovato impegno a favore di un mai completamene realizzato Piano di Rinascita economica e sociale della Sardegna.
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