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Chiusura pronto soccorso Iglesias: Usai “un regalo del governo leghista”. Ennas “polemica comoda e strumentale”

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A causa della malattia di cinque medici del PS dell’ospedale Sirai di Carbonia, la Asl ha deciso di chiudere, momentaneamente, il PS della città di Iglesias. Immediatamente il sindaco della cittadina iglesiente, Mauro Usai, ha commentato la vicenda sul suo profilo Fb accusando duramente la Lega, partito che fa parte della coalizione del governo Sardo “Per natale hanno tentato di chiudere le sale operatorie costringendomi ad occupare con la tenda l’ingresso del CTO. Per pasqua, invece, chiudono il pronto soccorso. Ecco i due regali che il governo regionale leghista ha riservato alla nostra Città.”

Il primo cittadino si rivolge direttamente al segretario del partito, Dario Giagoni, reo di averlo accusato di poca attenzione per le vicende legate alla cura degli animali presenti in un circo che staziona ad Iglesias “Giagoni, che evidentemente non sa che per tre anni consecutivi ho adottato un ordinanza per vietare il circo ad Iglesias e che spetterebbe proprio alla Asl fare i controlli sulla salute degli animali (e quindi proprio alla Regione che lui governa), è lo stesso politico che è andato ad Olbia per protestare contro l’arrivo di donne e bambini in fuga dalla guerra, tratti in salvo in mezzo al mare da una missione umanitaria, scrivendo la pagina più vergognosa della politica sarda.

Questa è l’attenzione della Lega per Iglesias: mica gli ospedali, il circo. Hanno la sensibilità per protestare quando si tratta di animali, ma non darebbero un bicchiere d’acqua ad un padre abbracciato al figlio, in fuga da fame e disperazione. E naturalmente se ne fregano della sanità in Sardegna allo sfascio proprio sotto il governo della Lega.”

Il dubbio di Usai è “come mai il vertice del partito di Salvini in Sardegna, di Olbia per giunta, è così interessato ad attaccare il Sindaco di Iglesias sul circo e non dice mezza parola sullo sfascio della sanità di cui anche lui è responsabile? In uno dei due capoluoghi del Sulcis Iglesiente, con un bacino 80.000 abitanti, da oggi è chiuso il pronto soccorso a causa della vostra incapacità. Le mie più sentite congratulazioni, seguirete presto Salvini nell’oblio a cui gli elettori vi confineranno. Rimarrete solo un brutto sogno da dimenticare, – conclude il sindaco –  una parentesi infelice della storia della politica sarda fatta di discoteche aperte in pandemia e selfie. La nostra Sardegna in mano ai proconsoli lombardi, avete già fatto ridere abbastanza.”

Non si è fatta attendere la risposta, sempre sui social, del consigliere regionale della Lega Sardegna, Michele Ennas, eletto proprio nel Sulcis Iglesiente “Mentre il sindaco della nostra città si diletta nella sua solita campagna elettorale tralasciando i suoi doveri, altri si adoperano per risolvere i problemi. Attribuire alla politica, alla Lega in particolare, il fatto di aver ieri rimosso i medici dal pronto soccorso del CTO determinando la chiusura è un esercizio (questo si da funambolo del circo) molto comodo e strumentale. Sarebbe semplice polemizzare con la ASL locale, per una scelta che non condivido e per cui ho sensibilizzato per una risoluzione immediata, ma è evidente che la stessa è dovuta intervenire con una scelta evidentemente estrema, legata all’assenza contemporanea di 5 medici dell’emergenza urgenza. Soluzione, ripeto, che si doveva evitare ma ritengo anche che l’onestà intellettuale e la realtà delle cose dovrebbero essere sempre valori. A maggior ragione per chi ha dei precisi obblighi di informazione corretta e precisa verso la cittadinanza.”

Il consigliere rassicura che la situazione è in via risoluzione “grazie alla disponibilità dei medici che copriranno i turni. A cui ancora una volta va il ringraziamento per il lavoro quotidiano. Ricordo anche che la Asl, grazie a una delibera approvata ieri e fortemente voluta dall’Assessorato alla Sanità, ha la possibilità di reclutare direttamente il personale. Sul quale esistono delle criticità dovute a decenni di assenza di programmazione sul quale solo in questa legislatura si sta pesantemente intervenendo. La Regione sta ricostruendo elementi di autonomia, rinascita e riequilibrio delle aree dopo lo sfascio generato dalla ATS voluta dalla sinistra. Ma evidentemente c’è chi, se fosse alla guida della Regione, avrebbe anche il potere di guarire i malati. Poteri che non si sono visti in azione quando il PD ci ha chiuso due ospedali, ridotto il CTO ad una succursale attraverso una vergognosa rete ospedaliera, ridotto i servizi sanitari, ridotto il personale sanitario ed infermieristico mentre l’allora presidente del consiglio comunale (Mauro Usai ndr) accoglieva l’allora assessore Arru in visita durante il ridimensionamento degli ospedali cittadini. In migliaia scendemmo in piazza. Non ci furono ne parole di difesa, ne tende. Non serve una memoria da elefante (e comunque che tristezza certe parole degne di Ponzio Pilato….) ci sono gli articoli.”

Ennas conclude la sua analisi  ricordando che la difficile situazione sanitaria è precedente all’insediamento della giunta di Solinas “A differenza di altri ho sempre messo la faccia mettendo in prima linea sempre la città e il territorio. Ma sono anche sicuro che non c’è mai stata tanta attenzione per questo territorio come oggi con fondi dedicati per le strutture e per ammodernamenti tecnologici. Nulla di tutto questo è stato fatto per azione o merito del primo cittadino che continua a tracciare un solco tra la regione Sardegna e la città solo per calcoli elettorali (suoi) incurante delle necessità del territorio che rappresenta. Buona notizia che il problema del pronto soccorso del Cto sia in corso di risoluzione. Non sana le criticità che con impegno, determinazione, buonsenso e condivisione tutti coloro che hanno ruolo dovranno adoperarsi per risolvere. Su tutto il resto stendiamo un velo pietoso.”

Fonte: pagine FB Mauro Usai e Michele Ennas

 

 

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