Sport

Chiesa, ascolta Buffon: “Semplicemente imbarazzante, non me lo aspettavo”

Condividi

Gigi Buffon, in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, parla di Federico Chiesa: ​ “Con Donnarumma è stato la sorpresa dell’Europeo. Quando è arrivato alla Juve non pensavo che fosse così forte, sono sincero. All’Europeo è stato imbarazzante: in finale con l’Inghilerra, ragazzi, quando partiva, non lo tenevano. Dopo un anno di Juve Fede non mi ha sorpreso, non era scontato che si confermasse in un contesto del genere. Quando ti vengono certe cose a un livello così alto, vuol dire che sei davvero speciale”.

Il portierone si sofferma inoltre su Pirlo e il Parma.

Pirlo – “Io credo che Andrea, dopo le normali e preventivabili difficoltà dei primi 3-4 mesi, abbia poi preso piena coscienza nel suo ruolo e anche una certa dimestichezza con i giocatori. Gli ultimi 4-5 mesi di Andrea sono stati quelli di un allenatore al 100%. E poi, diciamolo, qualsiasi altra società starebbe ancora festeggiando una stagione positiva come la nostra. È apparsa deludente solo perché avevamo alle spalle 9 scudetti e due finali Champions. Ma è una colpa?”.

Parma – “I miei figli? Diciamo che sono rimasti sorpresi. Male è troppo: sorpresi. Nella loro testa sognavano che andassi al Barcellona o al Real o in Turchia o in Grecia… Ma è stata anche l’occasione per una lezione preziosa. Prima cosa: dovete avere fiducia in voi stessi. Io so quanto valgo, non ho bisogno che me lo dicano gli altri e neppure di stare in Serie A per confermarlo. Anzi, ragazzi, io scendo in B proprio per dimostrare che sono il più forte… Seconda cosa: il tuo amico non dev’essere necessariamente quello che ha più follower, un figo di Serie A. Andate oltre le apparenze e valutate le persone per quel che fanno e per quel che sono”.

Donnarumma – “A me interessa solo che sia bravo e me lo godo, perché può insegnarmi ancora qualcosa. Ho già studiato alcune cose di Gigio che mi faranno migliorare negli anni che mi restano tra i pali. Ho una serenità tale che la bravura degli altri non sarà mai un problema. Non mi sentirete mai dire: “Vediamo se tra 25 anni sarà forte come me”. Ammiro i bravi portieri come ammiro i fenomeni degli altri sport. Mi esaltano”.

Mondiale 2022 – “Mancini ha fatto una cosa straordinaria. Possiamo solo fargli lodi e complimenti. E io, a 43 anni, anche per rispetto del lavoro del c.t., non sarò mai quello che si candida: “Oh, ci sono anch’io…” Mai. Ma il Mondiale mi serve per sognare. Altrimenti per cosa gioco a fare? Per riportare il Parma in A, certo. E dopo? Quasi sicuramente Mancini non mi chiamerà, giustamente, ha i suoi uomini, il suo gruppo. Ma io ho bisogno di sapere che ci sarà un Mondiale in Qatar per continuare a parare e sognare”.

Comment here