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Carloforte: sarà bonificato lo scarico di detriti e amianto a Tacca Rossa

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A darne notizia, attraverso un comunicato stampa del GrIG, Gruppo d’Intervento Giuridico.

“A pochi passi dal mare, nelle campagne di Tacca Rossa, a Carloforte (SU), stava crescendo un po’ alla volta uno scarico abusivo di rifiuti forse derivanti da ristrutturazioni edilizie, compresi detriti molto probabilmente contenenti amianto, materiale cancerogeno, pericoloso per la salute e l’ambiente

Il rinvenimento era stato prontamente segnalato da cittadini all’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) che aveva inoltrato (8 dicembre 2022) un’istanza di bonifica ambientale al Comune di Carloforte e al Corpo forestale e di vigilanza ambientale.

Buone notizie per l’ambiente e la salute.

Dopo breve tempo, l’Ufficio del Sindaco di Carloforte aveva risposto (20 dicembre 2022) “che, fatte le opportune verifiche attraverso l’intervento della nostra Polizia locale, è stato individuato il proprietario del terreno segnalato, al quale è stato intimato di provvedere in tempi celeri alla rimozione del materiale e alla bonifica dei luoghi”.

Ora anche il Corpo forestale e di vigilanza ambientale – S.T.I.R. di Iglesias ha comunicato (nota prot. n. 2785 del 13 gennaio 2023) che “il personale operante presso la Stazione forestale competente (S. Antioco, n.d.r.), a seguito di verifiche, ha identificato l’autore dell’abbandono, il quale a seguito di ammissione delle proprie responsabilità, si è assunto l’onere ex lege, di procedere alla bonifica dello stato dei luoghi.

In data odierna la Stazione forestale, con nota di prot. n. 22 del 12.01.2023, ha trasmesso la comunicazione ex art 192 co 3° del D,lvo 152/2006, per segnalare al Comune di Carloforte l’abbandono di tali rifiuti, al fine di adottare i provvedimenti di sua competenza”.

Ricordiamo che l’abbandono ed il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee sono vietati dall’art. 192 del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i. (Codice dell’ambiente): il sindaco competente dispone con ordinanza a carico del trasgressore in solido con il proprietario e con il titolare di diritti reali o personali sull’area la rimozione dei rifiuti ed il ripristino ambientale. Trascorso infruttuosamente il termine assegnato, provvede d’ufficio l’amministrazione comunale in danno degli obbligati.

In particolare, per quanto riguarda i detriti in eternit si ricorda che gli stessi sono costituiti da un impasto di cemento e amianto, le quali possono rilasciare fibre di amianto se abrase, perforate, spazzolate o se deteriorate, con gravi conseguenze per la salute delle persone che ne vengono a contatto (è, infatti, dimostrato che anche bassissime esposizioni a polveri di amianto possono indurre un preciso tumore polmonare, il c.d. mesotelioma pleurico). Per tali motivi, il nostro ordinamento prevede specifiche modalità per lo smaltimento delle lastre realizzate con fibre di amianto (legge n. 257/1992 e s.m.i.).

Il GrIG plaude al rapido accertamento della presenza dei detriti e delle responsabilità dell’abbandono da parte di Comune e Corpo forestale e di vigilanza ambientale, auspicando l’altrettanto rapida conseguente bonifica ambientale.”

 

Fonte: Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

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