Sono passati quasi tre secoli dall’ultima lettera che i confratelli di Tabarca hanno inviato a quelli di Multedo (GE), in quel caso, oltre a lamentarsi della situazione che si stava delineando nell’isolotto tunisino, chiedevano candele e altri oggetti, tale lettera è gelosamente custodita nell’oratorio dei SS.Nazario e Celso.
Ed è proprio riscoprendo tale missive e tale storia che nasce un desiderio, anzi un sogno, di alcuni carlofortini: far costruire e custodire un Cristo processionale in stile genovese che ricordasse, e allo stesso tempo rinnovasse, quella storia e quei legami.
Un sogno che si trasforma prima in progetto e poi realtà, grazie soprattutto all’aiuto della confraternita di Multedo che ha lavorato alla realizzazione del Cristo con l’aiuto di una raccolta fondi avviata a Carloforte.
Il tutto ha coinvolto anche le altre comunità del Ponente Genovese, da sempre legate a Carloforte e alla cultura tabarchina. Le decorazioni sono in corallo, la statua del Cristo è stata scolpita da Ezio Garbarino con decorazioni di Carla Cipolla, la Croce è stata realizzata da Matteo Frandi.
I fiori in ottone sono stati battuti e saldati dai confratelli di Multedo. Vari i richiami alla storia tabarchina, come la miniatura della statua della Madonna dello Schiavo posta sulla sommità del Cristo, la scritta INRI realizzata in corallo e l’intarsio con i legni provenienti da tutte le comunità tabarchine: Carloforte, Calasetta, Pegli, Nueva Tabarca e Tabarca. Non manca lo stemma del comune di Carloforte.
Tutti i Cristi processionali genovesi hanno, per tradizione, un nome che li contraddistingue, quello di Carloforte è stato chiamato“il Tabarchino”.
In questi giorni i cinque novelli cristezzanti carlofortini erano ospiti in terra ligure, oltre che per ringraziare di persona chi sei è impegnato per realizzare l’opera, per l’addestramento alla difficile arte di “Purtoi”, coloro che portano i cristi, e “Stramui” che eseguono il passaggio del Cristo da un portatore all’altro.
Il Cristo di Carloforte pesa circa 70 kg ,un “peso medio” specie nei confronti di alcuni Cristi Genovesi che, come nel caso de “il bianco” della confaternita di Multedo, toccano i 120 Kg e oltre.
Tanti quelli che, nel Ponente Genovese, oltre ai confratelli di Multedo, si sono adoperati per la riuscita del progetto, con la loro collaborazione e vicinanza, compreso figure istituzionali.
Questi gli eventi collegati all’arrivo e consegna del Cristo che sarà accompagnato da una delegazione del Ponente Genovese e rappresentanti delle altre comunità tabarhine:
Sabato 9 ottobre-ore 18.40 arrivo del Cristo presso la Chiesa parrocchiale di San Carlo Borromeo; ore 19 Santa Messa in San Carlo Borromeo.
Domenica 10 ottobre-ore 20.00 Chiesa San Carlo Borromeo concerto Lignum Crucis, musica e meditazioni.
Lunedi 11 ottobre-ore 20.00 Cine Mutua: La rotta del “Tabarchino” serata di intrattenimento con la delegazione ligure e la partecipazioni dei cantanti di Carloforte
Le celebrazioni avranno ingresso contingentato, per la serata al Cinema Mutua sarà necessario il Green Pass
di Antonello Rivano
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