Non sarà una conferenza bensì un dibattito pubblico, che gli organizzatori si augurano partecipato e vivo, quello che che si terrà a Carloforte venerdì 14 gennaio alle ore 19.00 nei locali dell’ExMe.
Il dibattito, organizzato dal Comune di Carloforte e dall’ Associazione Culturale Saphyrina, sarà introdotto da quattro personalità che, a vario titolo, hanno esperienza nel campo dell’ “accoglienza”:
Luca Navarra, antropologo e autore del romanzo “Il mare che non ti aspetti” 2018, una storia d’immigrazione clandestina, terminata con un naufragio, ambientata all’Isola di San Pietro, che ha sullo sfondo le diverse reazioni di una comunità, come quella Carlofortina, che dovrebbe avere nel DNA, a causa della sa particolare storia, tolleranza, accoglienza e integrazione. Il testo è stato adottato da alcuni insegnanti di Iglesias per un approfondimento, con i loro alunni, sul tema migrazione.
Paola Pirastu, medico, coautrice di “Mille colori di umanità” 2019. Il libro è una raccolta di storie di uomini, donne e bambini scappati dalle loro case alla ricerca di un approdo sicuro. Portano con sé un bagaglio scarno e il ricordo del viaggio, via mare o via terra, spesso violento e doloroso. Storie di migranti consapevoli che l’incognita del tragitto in mare fa meno paura di restare nella propria terra. Ma sono anche storie di chi ha lasciato la casa e la famiglia per poter garantire un futuro migliore ai propri figli. Ventuno racconti stati scritti dagli operatori socio-sanitari che, sulla banchina del porto o dentro gli ambulatori, hanno visto incarnate la fame, la paura, la voglia di resistere e di ricominciare, perché, dopo tanta sofferenza, la fortuna più grande è essere vivi
Francesca Cadeddu, coordinatrice equipe area immigrazione Casa Emmaus, la comunità alloggio minori di Elmas gestita dalla Congregazione delle Missionarie Figlie di San Girolamo Emiliani
Betty Di Bernardo, Assessore a i Servizi Sociali, e Vicesindaco, del Comune di Carloforte.
L’accesso avverrà in applicazione di quanto previsto dal più recente DL sull’utilizzo del Certificato Verde.
di Antonello Rivano
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