Si rinnova l’appuntamento con “Un carcere di genere. Un genere di carcere”, il corso di Parruccheria, ideato e promosso dall’associazione “Socialismo Diritti Riforme ODV” in collaborazione con la Hair School di Francesca Piccioni. Undici detenute della sezione femminile della Casa Circondariale “Ettore Scalas” di Cagliari, da lunedì 17 luglio, potranno seguire un corso professionale di parruccheria per apprendere le basi di una professione che potrà offrire loro, una volta terminato di scontare la pena, di svolgere un’attività lavorativa. L’iniziativa, che saraà inaugurata alle ore 9.00 alla presenza della responsabile dell’Area Educativa dell’Istituto Giuseppina Pani e della vice Presidente di SDR Rina Salis, si avvale della collaborazione della Direzione, dell’Area Educativa e di quella della Sicurezza dell’Istituto. Il programma, curato da Francesca Piccioni titolare di Hair School di Quartu Sant’Elena, prevede un primo modulo formativo, articolato in 8 lezioni ciascuna di 4 ore, per un totale di 32 ore, per conoscere le tecniche di base. Ciascuna detenuta riceverà il materiale necessario per imparare a fare lo shampoo, montare i bigodini, usare il phon e/o la piastra nonché utilizzare le tinture per capelli o l’ossigeno per schiarirli. Il tutto seguendo scrupolose norme igieniche.
“Per il secondo anno consecutivo SDR – ha sottolineato Paola Melis, presidente del sodalizio – si impegna per offrire un’opportunità a chi sta scontando una pena detentiva. Nella scorsa edizione sono state 8 le detenute coinvolte, questa volta saranno 11, un numero significativo in una sezione che conta 28 donne. Ciò è potuto avvenire con il nostro sforzo finanziario ma anche grazie alla generosità di Francesca Piccioni che ancora una volta si presta a offrire la sua esperienza per dare un’occasione si riscatto a persone private della libertà”.
“Il titolo che abbiamo scelto per questa iniziativa – ha sottolineato Maria Grazia Caligaris socia fondatrice di SDR – allude al carcere che vorremmo, cioè un penitenziario da cui si esce disponendo di una cassetta di attrezzi utile per inserirsi nel mercato lavorativo, un’occasione per poter utilizzare il tempo in modo utile a se stesse e alla società. Accedere alla formazione qualificata non è facile per le detenute, ecco perché siamo particolarmente grati alla Direzione del carcere e all’Area Educativa e della Sicurezza per il sostegno e la disponibilità”.
“Si tratta di un progetto – ha evidenziato il Direttore Marco Porcu – che guarda lontano e risponde a quelle che sono le principali finalità della reclusione. Apprendere un mestiere significa trasformare il tempo della detenzione in un’occasione di crescita personale e poter rientrare nella società arricchite di un’esperienza, trovando anche una migliore collocazione sociale”.
“Nella sua essenzialità, il programma – ha evidenziato Francesca Piccioni – contempla le fasi iniziali più importanti della professione. Fare la parrucchiera richiede molte competenze che vanno dalla scelta dei prodotti alla cura del cliente fino alla gestione contabile. Sono però fondamentali saper trattare il capello e nutrire la passione per il mestiere. Il corso avrà soprattutto questa finalità: suscitare interesse e amore per un’attività che offre grandi soddisfazioni a chi la coltiva con umiltà e pazienza”.
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