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Carbonia: Renzo Muntoni “ai residenti di Serbariu si riconoscano gli stessi diritti dei cittadini degli altri quartieri”

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Dopo tanti anni, nonostante le svariate segnalazioni intercorse nel 2012, 2018 e 2019 e nel febbraio 2022, la situazione di alcune vie nel quartiere di Serbariu permane critica: dalla viabilità e al potenziale rischio di incidenti, alla scarsa cura del decoro urbano, fino alle mancate urbanizzazioni e criticità idrogeologiche, sono molti i problemi irrisolti.” A denunciare questo stato di degrado a Serbariu.  frazione del comune di Carbonia è Renzo Muntoni, nel passato presidente del comitato di quartiere della sua frazione.

Nello specifico, – prosegue Muntoni – nella via Montegranatico manca totalmente la rete fognaria, e l’unico modo per smaltire i reflui è ancora oggi quello delle fosse settiche; con tutto ciò che comporta in termini di spese per la manutenzione, controllo e mantenimento in esercizio degli impianti. Nella stessa via come nella via San Giuseppe, persistono evidenti problemi legati alla tenuta idrogeologica dei terreni: ogni qualvolta piove oltre l’ordinario, si manifestano allagamenti dovuti all’intasamento dei canali di scolo e ai detriti che dalla campagna invadono la carreggiata. Mentre le vie Filzi, Lubiana e la stessa San Giuseppe, manifestano anche criticità inerenti la viabilità e dunque potenziali rischi per la salute dei pedoni e in generale dei residenti: le macchine transitano a velocità sostenuta e senza il minimo rispetto dei limiti di legge. La soluzione dei dissuasori (più volte, da noi avanzata negli incontri avuti con l’Amministrazione), potrebbe certamente ridimensionare il problema, riducendo i pericoli.

Renzo Muntoni in chiusura del suo appello al comune, sollecita “un intervento dell’Amministrazione comunale affinché possa mettere in sicurezza le suddette vie, completando le opere di urbanizzazione e restituendo alle stesse e al rione le condizioni minime di sicurezza. Si riconoscano ai residenti di Serbariu gli stessi diritti dei cittadini di Carbonia.”

Fonte: lettera in redazione

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