CARBONIA: PROIEZIONE FILM "DIO È DONNA E SI CHIAMA PETRUNYA"
In occasione della “Giornata Internazionale della Donna”, che si celebra l’08 marzo, e che ricorda la data in cui le donne russe a San Pietroburgo marciarono per chiedere la fine della prima guerra mondiale, Il Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria organizza la proiezione del film “Dio è Donna e si Chiama Petrunya” della regista macedone Teona Strugar Mitevska.
L’appuntamento, a ingresso libero e gratuito, si svolgerà presso la Sala Fabio Masala della Fabbrica del Cinema, all’ingresso della Grande Miniera di Serbariu a Carbonia, il giorno domenica 08 marzo alle ore 18.00.
Il film racconta la storia di Petrunya, una trentaduenne disoccupata che vive in un piccolo paese della Macedonia, laureata in Storia ma troppo formata per le esigenze piccole di un mondo immobile come i riti che da secoli porta avanti.
Un giorno, quasi per caso, o per rabbia, si intromette in una celebrazione religiosa, impossessandosi di una croce riservata alla virile gara di uomini seminudi che si buttano nel fiume ghiacciato per portare a se stessi e al villaggio i migliori auspici.
Autorità religiose e civili, sotto la pressione di un gruppo di maschi alfa tanto violenti quanto ignoranti, cercheranno di convincere Petrunya a ristabilire la tradizione, ma la donna resisterà a costo della propria incolumità fisica.
Sviluppando tutte le tematiche che le sono proprie, la regista macedone realizza un film maturo, dove la storia di una giovane donna in lotta contro il sistema patriarcale e sociale diventa una vicenda universale capace di parlare a un’intera generazione. Petrunya è emarginata perché donna, perché proletaria, perché non ha un fisico da modella né un rapporto affettivo, perché giovane e quindi da mettere sotto tutela, della polizia, dei preti, di una madre invadente che sa cosa è meglio per lei.
Un film manifesto, che evoca il pensiero femminista richiamando il suo sviluppo intersezionalista, perfettamente equilibrato nel suo svolgersi tra commedia dolce amara e dramma, con la macchina da presa che “sta” sulla protagonista e sugli altri personaggi, restituendoci con forza ogni loro sentimento.
Petrunya è l’icona di una generazione tradita, arrabbiata e messa ai margini, ma mai doma.
Il film è stato proiettato in anteprima nazionale in occasione della 37° edizione del Torino Film Festival che ha dedicato una retrospettiva alla regista macedone Teona Strugar Mitevska, la quale si era già fatta notare nei festival per film come “The Woman Who Brushed Off Her Tears” e “When The Day Had No Name”. Lo scorso anno ha portato quello che è stato ritenuto da critica e pubblico il film rivelazione della 69° Berlinale “God Exist, Her Name Is Petrunya” (Dio è donna e si chiama Petrunya), nelle sale italiane dallo scorso 12 dicembre.
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