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Carbonia, Ospedale Sirai: Fabio Usai presenta interrogazione urgente a Mario Nieddu “chi ha sbagliato, stavolta paghi”

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Il Consigliere regionale Fabio Usai, in forza al Psd’Az, dopo le esternazioni sulle criticità dell’ospedale Sirai di Carbonia passa ai fatti e protocolla un’interrogazione urgente indirizzata all’Assessore Regionale della Sanità Mario Nieddu.

Da molti anni assistiamo a un progressivo depotenziamento della sanità nel nostro territorio – ha affermato Fabio Usai nella sua interrogazione –  con la chiusura e il trasferimento di interi reparti e il depotenziamento di servizi sanitari spesso fondamentali per la vita dei cittadini. Uno fra i tanti, quello di Emodinamica ridotto drasticamente nella sua funzionalità e ormai disponibile solo 5 giorni alla settimana e per 1/3 della giornata. È notizia di questi giorni, inoltre – ha proseguito l’esponente politico – l’ipotesi di chiusura del servizio di “dialisi notturna”, ossia uno straordinario protocollo terapeutico in grado di migliorare l’aspettativa e la qualità di vita dei pazienti da esso assistiti. Disservizi e depotenziamenti che hanno coinvolto e coinvolgono anche altri reparti e fondamentali servizi come quelli del “pronto soccorso”, della chirurgia, dell’ortopedia, dell’urologia e dell’attività nelle sale operatorie in entrambi gli ospedali CTO di Iglesias e Sirai di Carbonia.”

La carenza degli organici è tra le cause principali legate a questo stato di difficoltà, situazione che si è venuta a creare negli anni tra pensionamenti e mancati turn-over. “Ho sollecitato fortemente l’Assessore Regionale Mario Nieddu, – spiega Usai, – a illustrare le iniziative adottate dal suo assessorato, nelle more del processo di assunzione di nuovo personale sanitario avviato dalla Regione Sardegna, per destinare parte dei nuovi assunti nelle strutture sanitarie del Sulcis Iglesiente allo scopo di soddisfare le esigenze di organico dell’ASSL. Una necessità impellente anche alla luce di ciò che sta accadendo all’ospedale Sirai di Carbonia con l’emersione di due focolai epidemici che hanno messo a serio rischio l’incolumità degli operatori e dei pazienti ivi ricoverati.”

La condizione di emergenza in cui versa il nosocomio Sulcitano è stato evidenziato anche da tre medici che hanno preso posizione con una lettera indirizzata alla dirigenza sanitaria, nella quale si chiedono immediati interventi per mettere in sicurezza la struttura, evitare pericolosi e ingestibili sovraccarichi di lavoro per il personale ivi impiegato (non risultato positivo al Covid-19) e garantire così le prestazioni urgenti all’interno dei reparti. “Anche su questa preoccupante situazione, ho sollecitato l’Assessore della Sanità, – rimarca Fabio Usai, – affinché intervenga con tutto ciò che è nel suo potere per garantire il contenimento e spegnimento dei focolai epidemici e, nel contempo, le prestazioni sanitarie all’utenza e per preservare l’incolumità degli operatori medici, infermieristici, delle pulizie e delle manutenzioni, e ovviamente dei pazienti ivi ricoverati e quelli che si potrebbero recare in ospedale per essere curati per le proprie patologie”.

Dura la chiusura del Consigliere Usai che invita l’assessore alla Sanità isolana ad intervenire  immediatamente “Coinvolgendo e sollecitando a sua volta il management della ATS, e se si ravvisassero negligenze, sottovalutazioni, inadempienze o inadeguatezze, anche da parte di coloro che avrebbero dovuto prevedere e gestire questa situazione in ambito dirigenziale, evitando che sfuggisse di mano, si intervenga sanzionando i responsabili. Chi ha responsabilità reali e concrete, stavolta, si assuma le proprie responsabilità”.

Fonte: comunicato Stampa 

Per l’interrogazione clicca qui

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