Ha fatto il giro del web la foto delle barelle con i pazienti in attesa di essere visitati al pronto soccorso dell’ospedale Sirai di Carbonia. Dopo la chiusura momentanea del PS del CTO di Iglesias, tutte le urgenze del sulcis iglesiente convergono all’ospedale di Carbonia creando non pochi problemi anche a causa della mancanza del personale ospedaliero. Nessun risultato, ad oggi, dopo l’incontro avuto con l’assessore alla sanità Regionale, Mario Nieddu, e i sindaci dei 23 comuni del territorio e lo sconforto appare chiaro anche nel post pubblico scritto dal sindaco di Carbonia, Pietro Morittu “Un’altra giornata trascorsa al telefono, chiedendo spiegazioni e gestendo il senso di impotenza davanti ad una situazione che perdura oramai da troppo tempo. Le immagini di oggi, sono eloquenti, ma purtroppo non nuove.
L’Ospedale Sirai e il CTO hanno bisogno urgentemente di personale sanitario capace di alleggerire il peso della fatica dei tanti operatori sanitari che ogni giorno si prodigano per soddisfare la fame di salute dei cittadini.
Abbiamo bisogno di personale per riaprire i nostri servizi ed erogare le tante attività che in questi mesi, anni, sono venute meno.
Siamo in attesa dei famosi internisti che possano consentire la riapertura della SC Medicina, lo scorrimento della graduatoria dei tecnici di laboratorio (questa era la risposta che ci veniva data), gli innumerevoli infermieri che sarebbero dovuti arrivare per dare respiro alle attività dei reparti, dell’emodialisi, del PS e dei tanti che meritano rispetto. Ed invece siamo ancora qui, a gestire le ansie e le giuste arrabbiature dei tanti malati, delle loro famiglie e il peso della responsabilità senza potere.”
Con l’estate che sta per essere al suo apice e quindi con l’arrivo massiccio dei turisti, la situazione potrebbe peggiorare “Siamo solo a fine luglio – prosegue Morittu – e continuando così la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare.
Non è una consolazione leggere le cronache locali dei tanti territori che vivono la stessa identica situazione, noi abbiamo bisogno di fatti concreti.
Il nostro territorio, vasto, complicato, con distanze lunghe ha bisogno di sanità ospedaliera e medicina del territorio.
Non ci stancheremo mai di scriverlo, dirlo, urlarlo, siamo qui ad attendere le risposte dovute.
Con tutti i 23 Sindaci del nostro territorio abbiamo sottoscritto un documento, rivolto all’Assessore regionale, che chiede l’attivazione immediata dello stato di crisi della nostra sanità e che pretende misure straordinarie per fronteggiare una situazione straordinaria.
Il nostro grido di dolore, – conclude il sindaco – la nostra dignità meritano rispetto e risposte immediate; lo dovete alle donne e agli uomini di questo grande territorio.”
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