Nuova interrogazione consiliare che sarà presentata dalla Consigliera Daniela Garau durante il prossimo consiglio comunale di Carbonia e che riguarda il recupero nella Torre civica di un affresco o dipinto murale.
La consigliera aveva già fatto la stessa richiesta e la stessa era stata “oggetto di altre due deliberazioni consiliari nel mese di novembre 2017 e il 31 marzo 2019, una delle quali con esito negativo.” Anche le passate interrogazioni avevano origine a seguito di notizie e filmati divulgati sui social network e dalle “ricerche portate avanti da alcune associazioni cittadine, che curano la tutela e salvaguardia della memoria storica della città e che evidenziano la possibilità che vi siano degli affreschi e/o dipinti murali risalenti al periodo della fondazione della città di Carbonia, nascosti sotto la vernice delle pareti in una delle sale della Torre Civica, in modo particolare, nella grande sala un tempo denominata “Sala dell’Arengario”. L’interrogazione prosegue ricordando che sono stati “segnalati importanti ritrovamenti, sconosciuti in precedenza, di gallerie sotterranee e rifugi per la popolazione residente, presenti in diverse zone della città, in numero considerevole e diffuso, realizzate negli anni tra il 1940 ed il 1943, nonché dalla presenza nella Villa Sulcis ed in altre abitazioni del centro cittadino, di gallerie rifugio di notevole interesse storico di cui non si aveva notizia.”
Qualora le notizie segnalate dalla Garau corrispondessero a verità la Città avrebbe un tesoro nascosto che potrebbe dare un impulso turistico di grande rilievo, comparto di cui la Sindaca Paola Massidda ha sempre parlato “nelle sue dichiarazioni programmatiche, di valorizzazione del Turismo come “settore che possa dare un forte impulso allo sviluppo economico del territorio” e di valorizzare le peculiarità turistiche della Città in tutti i suoi vari aspetti.” Lo specifica nei dettagli la consigliera di minoranza e sottolinea nell’interrogazione le potenzialità che questo patrimonio cittadino potrebbe avere “per lo sviluppo economico locale, laddove questa Amministrazione Voglia individuare e impegnare risorse e servizi all’interno di aree connotate da identità territoriali forti e riconoscibili, anche attraverso la messa in rete del patrimonio del nostro territorio, cosi da aumentare la conoscenza e la fruizione, anche delineando modalità istituzionali e organizzative per la sua gestione a regime prevedendo azioni specifiche di coordinamento, formazione, attività didattiche,comunicazione e turismo.”
Vari sono i suggerimenti della Garau all’attuale amministrazione partendo dall’azione “di riqualificazione del paesaggio urbano e di un recupero importante del patrimonio storico cittadino, con una valorizzazione della originale identità urbanistica che è stata per decenni trascurata ed offesa” soprattutto per quanto riguarda l’oggetto dell’interrogazione, la Torre Civica che con le sue sale e “per la loro posizione in centro città e per la loro storia, possano essere destinate interamente ad un museo permanente sulla architettura razionalista degli anni ’30, di cui Carbonia è un modello d’autore, da studiare e far conoscere a livello internazionale. Si pensi anche al recupero della “città giardino” secondo i progetti del paesaggista Porcinai o di alcuni dei vecchi rifugi o tracciati sotterranei, che potrebbero regalare momenti di approfondimento culturale ai turisti che venissero a visitare la città, anche attraverso un percorso museale in cui vengano recuperati i progetti originali di questi grandi architetti, oggi dimenticati in alcuni sgabuzzini degli archivi di Area e nell’archivio storico della nostra città, oppure un museo diffuso, per la visita della miniera, e di tanti siti da riscoprire, attrezzare e valorizzare, oltre per esempio, valutare l’acquisizione di alcune abitazioni in città e nelle frazioni ancora integre negli interni, come furono realizzate nel 1938, per trasformarle in museo diffuso delle abitazioni dei minatori, da arredare e musealizzare come reperti storici da proporre in un circuito di visita turistica della città, inserendo all’interno tutto ciò che richiami la vita dei minatori.”
Su questo si chiede al Sindaco e la Giunta Comunale di riferire “quali siano stati i passaggi istituzionali o meno, volti a svolgere qualunque tipo di indagine, anche attraverso gli Organi Competenti e la Sovrintendenza dei beni culturali, per l’eventuale recupero dell’opera pittorica e/o murale che si dovesse accertare essere occultata nella Torre civica al fine preciso della preservazione, conservazione, custodia e valorizzazione, oltre conoscere quale tipo di attività e/o azione codesta Amministrazione ha compiuto per censire, ove esistano, o ricercare, tutti quei beni mobili od immobili, reperti e documenti o tutto cio’ che rivesta un interesse storico o costituisca patrimonio architettonico e culturale della Città di Carbonia. Inoltre, si interroga Codesta Amministrazione in merito alla volontà di promuovere dei gemellaggi con le altre città di fondazione della Sardegna e d’ Italia, da aggiungere a quelli già in essere con le città gemelle dell’Istria (con particolare riferimento ad Arsia e Piedalbona), al fine di costituire una vera e propria “rete” con finalità di promuovere iniziative comuni sul piano della ricerca di risorse finanziarie e di strategie sul piano turistico, con interscambi culturali ed inserimento della nostra Città in percorsi turistici regionali e nazionali.”
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