Varato il nuovo consiglio comunale di Carbonia venerdì scorso, l’opposizione si è messa subito a lavorare e i consiglieri Daniela Garau, Monica Atzori e Daniele Mele presentano un’interpellanza da discutere nel prossimo Consiglio. L’oggetto del contendere verte sulle celebrazioni di matrimoni civili ed unioni civili “Vista la delibera della Giunta comunale di Carbonia n. 93 del 29.05.17 – scrivono i consiglieri – con la quale l’amministrazione comunale di Carbonia individuava quali sedi per la celebrazione dei matrimoni civili e delle unioni civili, oltre la Casa Comunale, tre sedi particolarmente significative e rappresentative della città, ossia l’anfiteatro di piazza Marmilla, l’anfiteatro di monte Sirai e del pozzo n. 1 della miniera ubicato presso la Grande Miniera di Serbariu.”
La delibera in questione “mirava a rispondere alle richieste pervenute dai cittadini di Carbonia e dai turisti in rispondenza all’evoluzione dei costumi e della società e che per tutto l’anno 2017, in via sperimentale, l’utilizzo dei siti sopra indicati è stato gratuito e successivamente a titolo oneroso”.
Ultimamente parrebbe che ad alcuni aspiranti coniugi “sarebbe negata la possibilità di celebrare il loro matrimonio e/o unione civile, oltrechè nelle sede istituzionale convenzionale, anche nei siti sopra indicati, nei giorni prefestivi e festivi per cause e/o ragioni ignote. Ritenuto che detto diniego costituirebbe, oltrechè una limitazione grave del diritto dei cittadini di Carbonia di contrarre matrimonio e unione civile nel loro comune di residenza o degli stessi non residenti nei giorni in cui statisticamente si è soliti celebrare matrimonio o unione civile, un aggravio di spese ed oneri dato che i nubendi sarebbero posti nella condizione di spostarsi in altro comune, diverso dal comune di residenza.”
I consiglieri interpellanti ritengono che questa criticità determinerebbe “una limitazione grave dell’indotto economico cittadino generato dalla celebrazioni di matrimoni ed unioni civili perchè i coniugi per evitare un aggravio di costi, andrebbero a commissionare addobbi e quant’altro nel comune di celebrazione, cosi come costituirebbe un mancato introito per l’amministrazione comunale di Carbonia nella misura dell’importo previsto per l’utilizzo di alcuni siti, quali monte Sirai (€ 500,00), Torre Littoria (€ 80,00).”
Su questa tematica l’invito a rispondere è rivolto al Sindaco e all’assessore di riferimento perché “i nubendi hanno diritto, per le motivazioni sopra indicate, di essere autorizzati alla celebrazione del loro matrimonio e della loro unione civile nei giorni festivi e prefestivi nella casa comunale di Carbonia e nei siti indicati” ma anche le “ragioni del diniego sopra indicato, del numero di matrimoni civili ed unioni civili per cui è pervenuta richiesta nell’anno 2021 di celebrazione nei giorni festivi e prefestivi a seguito della quale si è rilasciata l’autorizzazione alla celebrazione in altro comune e se vi sia da parte di Codesta amministrazione l’impegno a garantire, da oggi in poi, la celebrazione dei matrimoni civili e delle unioni civili nel nostro comune anche nei giorni prefestivi e festivi.”
Fonte: comunicato stampa
L’interpellanza andava rivolta alla precedente amministrazione. La nuova sicuramente si occuperà di risolvere il problema.