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CARBONIA, I CONSIGLIERI DI MINORANZA COMPATTI: “SERVE IL CORAGGIO DI AMMETTERE IL FALLIMENTO”

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Critiche e polemiche dopo l’ennesima dimissione dal gruppo pentastellato che detiene la maggioranza in città.

Le dimissioni del consigliere Elio Loi, per quanto ‘aspettate’, giungono in un periodo non certo semplice per l’amministrazione locale.
Le polemiche per i ritardi nell’erogazione dei contributi straordinari per fronteggiare la pandemia, gli attacchi nei confronti della stampa (rea di censurare i servizi) e di alcuni oppositori ‘politici’ definiti sciacalli, le ‘querele’ pronte nei confronti di chiunque volesse criticare l’operato della giunta pentastellata hanno esasperato una città già profondamente turbata dal dramma lavorativo e da una crisi economica che sembra non voler attenuarsi.

Dalla maggioranza una voce arriva dal consigliere Manolo Cossu, che sul proprio profilo Facebook scrive: “stamattina, il collega Elio Loi presenta le dimissioni da consigliere comunale. Un gesto forte, maturato da tempo, reso noto internamente nel gruppo di maggioranza. Si poteva evitare? Credo proprio di sì. Ci ritroviamo a vivere l’ennesima défaillance e spero che stavolta, in un’ottica di trasparenza reale, vi sia un approfondimento politico pubblico sulla vicenda. Questo in rispetto ai cittadini tutti e agli elettori che hanno portato a questo gruppo (o ciò che ne rimane) e valori propagandati al governo della cittá. È vero anche che i panni sporchi si devono lavare in casa, ma oramai il cesto è pieno! Seguiranno note più articolate. Saluti, Manolo”.

Dai banchi dell’opposizione si alza forte la voce delle dimissioni, ed in particolare con i consiglieri Michele Stivaletta e Federico Fantinel.

Michele Stivaletta: “La notizia dell’ennesima dimissione di un componente della maggioranza, non fa altro se non confermare le preoccupazioni già manifestate nel tempo, durante questi 4 anni di operato della Giunta grillina. Ci auguriamo che prima o poi siano chiariti i reali motivi delle svariate dimissioni.
La loro decantata trasparenza è un lontano ricordo della campagna elettorale del 2016.

Mi dispiace soprattutto che siamo noi cittadini di Carbonia a pagare le conseguenze della goffa gestione della città, priva di programmazione e di progettualità.
Gran parte del gruppo iniziale dei sostenitori del M5S pare che abbia abbandonato questa maggioranza.
Come dargli torto, le aspettative ingenerate nella popolazione erano veramente tantissime, ma i risultati sono stati pochi e deludenti.
Sarebbe proprio ora di staccare la spina e concludere questa deludente esperienza amministrativa, tanti ex amministratori della maggioranza lo hanno capito da tempo”.

Daniela Garau: “Pur non sorpresa, apprendo con delusione e rammarico, la notizia delle ennesime dimissioni di un altro consigliere del m5s, attendo di conoscere le ragioni e la posizione del Sindaco, utile certamente per esprimere una valutazione di merito sulla questione, ma ragioni certamente superflue per non constatare l’evidenza, ossia la debolezza intrinseca di una compagine consiliare che dimostra, ancora una volta, tutti i suoi limiti, peraltro, in un momento storico delicatissimo per il tessuto economico e sociale della città, che avrebbe bisogno, invece, di un’azione politica coesa e strutturata.”

Federico Fantinel: “Non mi stupiscono le dimissioni di Loi, nonostante fosse un convinto Grillino della prima ora. Ormai i fedelissimi della sindaca Massidda la stanno abbandonando. Potrebbe verificarsi un anno di ‘galleggiamento’, ma mi auguro che i consiglieri di maggioranza trovino il coraggio per dire basta, staccare la spina ed ammettere il totale fallimento per incapacità gestionali”.

Sulla vicenda si è espresso anche il Segretario Regionale del PD, Emanuele Cani: “Questa amministrazione ci ha purtroppo abituati a continue dimissioni, sia di consiglieri che di assessori. Questo certifica il fallimento di chi è incapace di amministrare una città e di tenere in piedi la maggioranza scaturita dalle elezioni comunali. Le forze di centro-sinistra si devono attrezzare perchè manca meno di un anno alle prossime elezioni e bisogna lavorare per costruire un’alternativa”.

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