Resta chiusa la piscina comunale di Carbonia a discapito di tutti coloro, atleti e non, che usufruivano del servizio. La consigliera di minoranza Daniela Garau ha presentato un’interpellanza proprio per avere chiarimenti sulle iniziative che l’amministrazione comunale intenderà proporre per la riapertura. Nell’interpellanza condivisa anche dai consiglieri Monica Atzori e Daniele Mele si legge che “allo stato attuale, l’amministrazione comunale, nonostante le proteste e richieste degli utenti, nulla ha comunicato formalmente in merito alla volontà di contribuire alla riapertura della piscina comunale.”
Molte le attività che venivano svolte nella piscina comunale a partire da quelle “dilettantistiche e agonistiche con particolare attenzione alle discipline legate al mondo della acquaticita’: nuoto, pallanuoto, acqua gym, acqua fitness, lezioni private per bambini e soggetti disabili” e importante è il numero di operatori che operano al suo interno.
“Da anni – prosegue la consigliera – gli interni della piscina di Carbonia sono interessati da fenomeni infiltrativi di acqua, a causa di scarsa manutenzione straordinaria del tetto della piscina, deterioramento degli strati di tenuta di copertura, fessurazioni omogenee sull’intera copertura del tetto, con presenza di muffe, tremiti del legno, macchie di umidità e che, detti fenomeni determinavano il depositarsi sul fondo della vasca principale di materiale ferroso non rimovibile neppure dal robot ad aspirazione utilizzato per la pulizia della vasca” e i “fenomeni causano un’alterazione dell’acqua della vasca e la necessità di porvi rimedio con un aumento dei costi per il maggior consumo di cloro, acidi e acqua di rete a carico della società Antares srl” e “l’ammaloramento delle superfici del tetto costituivano un grave rischio e ipotetico danno per la salute degli utenti e operatori, oltreché aver contribuito certamente ad inficiare le potenzialità di crescita economica e sportiva di un intero settore, in un periodo di scarsa offerta dei servizi sportivi e terapeutici.”
In una precedenza interpellanza l’amministrazione aveva“preso l’impegno di destinare delle risorse economiche per la soluzione dei problemi” e “alle dichiarazioni rese da Codesta Amministrazione non è seguito alcun atto formale e che, nel frattempo, la Società si è vista costretta, dato anche il decremento degli iscritti nell’ultimo anno di circa 200 unità, a non garantire più il servizio.”
Al Sindaco Pietro Morittu e alla sua giunta viene chiesto dalla Garau “quali iniziative formali siano state intraprese tra il mese di dicembre e a tutt’oggi, compresa la destinazione di risorse economiche per risolvere le criticità legate alla manutenzione straordinaria, soprattutto quelle relative alle problematiche insistenti nel tetto e all’ impianto geotermico, a carico di Codesta Amministrazione, secondo quanto previsto dalla convenzione e se sia intenzione di Codesta Amministrazione contribuire e con quali strumenti a garantire la riapertura della piscina comunale e secondo quali tempi.”
Fonte: interpellanza
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