Non finisce di creare dubbi e problemi la nuova viabilità studiata a Carbonia dalla giunta Massidda. Piovuta all’improvviso senza che l’amministrazione fornisse indicazioni utili sui cambiamenti i cittadini si sono trovati sconcertati e non sono mancate le note di dissenso. A sottolinearlo anche il PD cittadino che per mano del suo segretario, Fabio Desogus, lo evidenzia in una nota “A due settimane circa dalle modifiche alla viabilità cittadina fatte dall’Amministrazione, si può dire che l’unico risultato ottenuto sia tanta confusione e nessuna chiarezza riguardo i motivi e gli scopi verso cui sono orientate le modifiche attuate. Nelle zone interessate, l’unico obiettivo raggiunto dall’Amministrazione è quello di aver creato confusione nei residenti di zone cittadine nelle quali c’era una situazione di traffico per nulla caotica (se si esclude la sola Via Lubiana) e pericolosa.”
Per capire meglio il cambiamento, il PD di Carbonia ne ripercorre le tappe “Il comparto di vie Messina, Lombardia e limitrofe, sono di fatto diventate un labirinto di sensi unici, sensi unici alternati e divieti d’accesso, nel quale è difficile districarsi. Oltre a questo, gli stalli delineati per la sosta sono disposti, nella stessa via, talvolta sul lato destro, tal’altra sul sinistro, obbligando di fatto gli automobilisti ad uno slalom vero e proprio. Praticamente identica situazione si trova nella zona di via Barbagia. Discorso a parte merita via Roux, che di fatto ora è divisa in 3 sensi unici di marcia: in due parti a scendere verso via Lubiana, in un tratto a salire. Con una scomodità enorme per i residenti della parte di via Roux che da via Mazzini va verso via Lubiana: l’unico accesso a via Roux è costituito infatti da via D. Millelire. Tutto il traffico di una zona residenziale è concentrato nel piccolo tratto di una via stretta (via D. Millelire appunto), con conseguente rischio congestionamento nel caso in cui in quel piccolo tratto di strada accada un qualsiasi imprevisto; senza contare il girotondo che i residenti devono fare più volte al giorno, per rientrare a casa. In via Lubiana infine sono stati ridisegnati, più volte, tutti gli stalli. Senza tener conto di vari problemi prevedibili che nei primi giorni si sono già evidenziati, tra i quali ingorghi e tamponamenti dovuti alla presenza dei nuovi stalli in prossimità di negozi più o meno frequentati e di vie d’accesso e uscita di automezzi pesanti.”
A tutto questo l’amministrazione della cittadina mineraria ha sempre fornito risposte vaghe e approssimative e “Non si comprende nemmeno il motivo per il quale la popolazione non sia stata minimamente interpellata in merito (addirittura si è tirato in ballo il Covid); e nemmeno, a quanto si apprende da comunicati stampa e dichiarazioni sui social, i Comitati di Quartiere delle rispettive zone sono stati coinvolti e verrebbe da chiedersi perché l’Amministrazione ha deciso di istituirli, se poi non li interpella per questioni così basilari.”
E se la cittadinanza era ignara della situazione non di meno lo erano i consiglieri comunali così come rimarca Fabio Desogus “Ma oltre al coinvolgimento, è mancata proprio la comunicazione di quanto stava avvenendo. Nessun cittadino infatti era a conoscenza dei cambiamenti in corso e forse, come spesso è successo in questi anni, non sapevano nulla gli stessi Consiglieri comunali di maggioranza. Ancora una volta l’Amministrazione si dimostra solerte e precisa quando deve diffondere notizie (anche di poco conto) di pura propaganda, rimane silenziosa e confusa quando invece i cittadini si lamentano delle scelte subite e chiedono chiarezza.”
Insomma a tirare le conclusioni non si capisce se la nuova viabilità sia frutto di uno studio approfondito o di pura e semplice improvvisazione enon manca di chiederselo il PD “Infine la questione più importante: ma queste modifiche corrispondono a un “idea” di viabilità cittadina nuova oppure sono improvvisate e limitate a qualche segnalazione ricevuta? Perché, (visto che si è tirata in ballo l’Amministrazione precedente), quando 5 anni fa effettivamente furono modificati i sensi di marcia e ridisegnati gli stalli di alcune vie, l’operazione era stata preceduta anche dal rifacimento delle stesse: asfalto rimesso a nuovo in tutte le strade interessate, sistemazione dei marciapiedi, riordino dell’alberatura stradale. Era un’operazione che prevedeva un progetto generale di sistemazione delle vie della città e di conseguenza anche modifiche alla viabilità che cercavano di restituire i marciapiedi ai pedoni e di sistemare gli stalli auto in strada. Era però un provvedimento che partiva da un’azione concreta e materiale dell’Amministrazione, come appunto il rifacimento strutturale delle stesse vie.
In questo caso invece sembra tutto estemporaneo e campato in aria e ciò viene dimostrato dalle risposte confuse e contraddittorie che l’Amministrazione ha dato in merito.”
Il danno, se c’è stato, ormai è fatto ma Desogus termina la lunga nota con un auspicio che “l’Amministrazione ritorni sui suoi passi e coinvolga i cittadini delle zone interessate ai cambiamenti, al fine di poter valutare eventuali future modifiche anche tenendo conto dell’opinione e dei bisogni di chi vive quotidianamente sulla propria pelle i disagi creati da scelte sbagliate piovute dall’alto.”
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