Dopo la protesta di stamani davanti al Municipio di Carbonia, messa in atto dagli studenti della scuola media “Pascoli” della città, per chiedere il trasferimento del centro vaccinale in un’altra sede dove vengono somministrate le vaccinazioni per gli ultra 80enni, la sindaca della cittadina mineraria, Paola Massidda, si dichiara dispiaciuta in un comunicato sui social “Rattristano le proteste odierne dei genitori e alunni dell’Istituto Deledda – Pascoli per la individuazione del Centro Vaccinazioni anticovid nella palestra della Scuola. Ho già spiegato a voce in diverse occasioni le ragioni della scelta. Avevamo valutato la possibilità di usare il palazzetto di Bacu Abis, ma è una soluzione non percorribile perché a breve partiranno dei lavori, altrimenti rischiamo di perdere dei contributi”.
Non solo. “È stata scelta la palestra della Pascoli, con pochissimo preavviso, per la sua centralità, perché è facile da raggiungere per i tanti anziani del nostro Comune che altrimenti avrebbero problemi negli spostamenti – spiega la sindaca all’Ansa – Si tratta di perdere l’uso della palestra per dieci settimane, ma agli studenti non viene impedito di accedere liberamente alla pista di atletica che si trova a due passi o agli altri spazi della scuola. Si tratta di un sacrificio minimo per un bene comune. Non siamo l’unico Comune della Sardegna ad aver scelto una palestra scolastica per la campagna vaccinale, è accaduto a Nuoro e presto anche a Sant’Antioco“.
Dopo la prima giornata di vaccinazione di domenica, questa settimana le somministrazioni proseguiranno di sabato. “Stiamo predisponendo con l’Ats i percorsi e il personale di protezione civile e polizia municipale mettendo il nostro impegno affinché tutto si svolga nella massima sicurezza. Chiedo pertanto il dovuto rispetto delle decisioni prese e la massima collaborazione al fine di proseguire con successo le operazioni di vaccinazione della popolazione cittadina e del Sulcis fondamentali per la ripresa di una normalità essenziale per la sopravvivenza del nostro territorio“, chiarisce Massidda.
Con i manifestanti, che lamentavano l’impossibilità di poter usare la palestra durante le ore di educazione fisica, ma anche le limitazioni all’interno dell’istituto e il mancato confronto con l’amministrazione comunale nella scelta del plesso scolastico per le vaccinazioni, anche la presenza di un gruppo di genitori e i consiglieri di minoranza Carla Cannas, Maurizio Soddu, Ivonne Fraternale e Giovanni Spanu.
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