Dopo la protesta dei gruppi consiliari di Art. uno e M5S di Carbonia per la lentezza dimostrata dall’attuale giunta sul trattare le istanze presentate dalla minoranza, anche la consigliera Daniela Garau si unisce al coro e in un post sui social scrive “Apprendo con profonda delusione del rigetto della richiesta di convocazione urgente del consiglio comunale per discutere gli atti arretrati presentata da me e da 1/5 dei colleghi.
Interpellanze, mozioni, interrogazioni che giacciono ferme da 6 mesi e per le quali non si ravvisa la necessità di discussione in consiglio.
Atti, 30 circa, che riguardano questioni importanti, tra le altre:
1) l’esenzione dal pagamento del suolo pubblico per le attività commerciali ;
2) stato di degrado campi Rom e loro inclusione sociale ;
3) abbellimento vetrine dei locali commerciali non locati ;
4) altezze delle isole centrali delle rotatorie ;
5) attivazione scuola civica di musica;
6)attivazione “Orti urbani” ;
7) 10 idee per rivitalizzare il centro città;
Efficienza Ufficio tecnico.
E tante altre.
Ciò che è più grave non è solo il mancato rispetto del regolamento comunale che stabilisce la trattazione entro 20gg dalla presentazione degli atti, ma la noncuranza assoluta, in spregio alle regole della democrazia, delle esigenze di chi chiede risposte, ossia i cittadini.
Mi rammarico di tutto ciò e auspico che, al di là dei ruoli e posizioni, pur divergenti, il rispetto di valori non negoziabili, quali il rispetto delle norme appunto, non vengano mai meno.
Per ora non è così.
Spero non si debba arrivare a decisioni drastiche di richiesta di intervento di altri organi.”
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