Costretta a cambiare percorso e allungare di 2 chilometri il tratto di strada per poter rientrare a casa. Lo scrive Susanna Masala nel suo profilo facebook e rivolgendosi alla sindaca di Carbonia, Paola Massidda, e all’assessore all’urbanistica, Gianluca Lai dichiara “Ieri pomeriggio ho trovato una brutta sorpresa uscendo da casa, hanno messo cartelli di divieto di transito a salire nella strada che porta a casa mia. Mi ha meravigliato il fatto che i cartelli sono stati posizionati dopo l’ultimo cancello che da l’accesso all’entrata dell’ultima abitazione consentendo il passaggio così solo alle famiglie residenti in quel pezzo di strada mentre tutti gli altri devono fare tutto il giro della provinciale 78, arrivare alla rotonda e ritornare in dietro nella provinciale 78 bis, allungando di quasi 2 km con un enorme perdita di tempo e denaro. Vi faccio notare la piantina, in rosso il tragitto che sono costretta a fare ora mentre in blu quello che facevo sono a ieri. Ora mi chiedo a che titolo e stato possibile fare una cosa del genere ? Da quando in qua una strada che diventa a senso unico inizia dopo l’ultimo cancello e non dall’inizio della strada? Troppo comodo così per loro , perché io che abito a 450 metri da quel cartello devo fare più di due km e loro arrivano a casa tranquilli, vogliono il senso unico? Ok, allora si mette giù e lasciano le macchine nella piazzetta e salgono a piedi o se no si fanno tutto il giro. Ora chiedo alla signora sindaco e all’assessore all’urbanistica l’autorizzazione a passare.”
Carbonia: costretta a farsi 2 km in più perchè il Comune ha cambiato la segnaletica stradale
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