“ Diverse decine di atti, tra cui mozioni, interpellanze e interrogazioni, protocollati a gennaio e febbraio, non sono ancora stati discussi in aula. Molti di questi riguardano temi importantissimi come la situazione della piscina, i Comitati di Quartiere, il reparto di medicina del Sirai.”
A renderlo noto sono i gruppi consiliari di Articolo Uno e M5S del Comune di Carbonia “Il regolamento del Consiglio comunale – prosegue la nota – obbliga la Giunta a rispondere in aula entro 30 giorni dalla protocollazione degli atti ispettivi. Tutto ciò ha portato i gruppi di Articolo Uno e Movimento 5 stelle a promuovere la richiesta di convocazione di un Consiglio comunale specifico per affrontare gli atti in giacenza da mesi. La richiesta, sottoscritta in maniera bipartisan da altri consiglieri di opposizione e maggioranza, è stata respinta dal presidente Fantinel. Le motivazioni del rigetto della nostra istanza risiedono in un parere del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero degli Interni che indica non accoglibile la richiesta di convocazione di un consiglio comunale da parte di un quinto dei consiglieri nel caso in cui siano rispettati i tempi di risposta da parte di sindaco e assessori previsti dal d.lgs 267/2000. Tale decreto prevede che agli atti ispettivi presentati dai consiglieri sia dato riscontro entro 30 giorni, secondo le modalità previste dal regolamento consiliare. Il nostro regolamento prevede che la Giunta risponda, ad esempio, alle interpellanze in aula, dunque in forma orale, salvo non richiesto diversamente dai consiglieri firmatari dell’atto.”
I gruppi consiliari di Movimento 5 stelle e Articolo Uno lamentano il fatto che il loro diritto di discutere in aula le mozioni sia stato leso e “che non venga rispettato il regolamento del Consiglio comunale; inoltre, reputano il rigetto della richiesta di Consiglio comunale un atto grave da parte della Presidenza del Consiglio. Ci riserviamo nelle prossime ore di mettere in atto, d’intesa con gli altri consiglieri firmatari della richiesta o comunque con coloro che lo riterranno opportuno, azioni per riportare alla normalità lo svolgimento di una discussione democratica in seno al nostro Consiglio.”
Fonte: comunicato stampa
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