I Carabinieri di Carbonia hanno arrestato un uomo ritenuto responsabile della collocazione di un ordigno esplosivo rudimentale che, nelle prime ore del mattino, ha causato il ferimento di una donna nella periferia della città.
Le indagini, avviate immediatamente dopo l’esplosione, si sono focalizzate sulle relazioni personali del proprietario del terreno davanti al quale l’ordigno era stato posizionato. Gli investigatori hanno individuato un possibile collegamento con un 72enne residente del luogo, conosciuto in città per i suoi servizi da “tuttofare” e già noto alle forze dell’ordine per precedenti episodi di molestie nei confronti di una conoscente stretta del proprietario del terreno. La combinazione delle sue abilità manuali e dei trascorsi ha portato i Carabinieri a considerarlo il principale sospettato.
La svolta è arrivata con la perquisizione dell’abitazione dell’uomo. Gli artificieri dei Carabinieri hanno scoperto un vero e proprio laboratorio clandestino contenente vari materiali esplosivi, tra i quali alcuni ordigni identici a quello esploso poche ore prima e già assemblati con detonatore, batteria e innesco a rilascio di pressione. Inoltre, sono state sequestrate tre pistole modificate, diversi silenziatori realizzati artigianalmente e attrezzature per la costruzione di ulteriori dispositivi esplosivi rudimentali.
L’uomo è stato arrestato con le accuse di tentato omicidio, fabbricazione di materiale esplosivo e detenzione di armi clandestine. L’autorità giudiziaria ha disposto la sua custodia cautelare in carcere, mentre le indagini proseguono per chiarire ulteriormente i dettagli dell’accaduto.
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