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Carbonia: al Sirai rischio chiusura del servizio di Endoscopia digestiva. Usai “E’ inaccettabile”

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Un’altra problematica sta per abbattersi sulla sanità sulcitana: il servizio di “Endoscopia Digestiva” rischia di chiudere i battenti all’ospedale Sirai di Carbonia. A confermarlo è il responsabile del reparto che con una missiva indirizzata alla Direttrice del presidio ospedaliero Giovanna Gregu, ha annunciato di non poter più garantire le prestazioni nel nosocomio a causa della carenza di personale, in particolare sul lato infermieristico, e in conseguenza a delle criticità che si sarebbero evidenziate a livello di struttura.

Subito si è sollevato uno scudo di protesta partito dal consigliere regionale, Fabio UsaiRitengo questa eventualità inaccettabile. Nelle scorse ore sono già intervenuto presso le dirigenze sanitarie locale e regionale su questo argomento e in generale sulla annosa criticità della carenza di personale negli ospedali del Sulcis Iglesiente. Che oramai si trascina dai tempi dell’approvazione della precedente riforma dei servizi ospedalieri della Giunta Pigliaru, che di fatto aveva smantellato la sanità del nostro territorio. A ogni modo, per restare all’attualità e senza voler sempre ricercare responsabilità pregresse, se per garantire il servizio di “Endoscopia Digestiva” all’ospedale Sirai è necessaria l’implementazione di ulteriore personale infermieristico (da sommare ai 4 operatori esistenti), lo si faccia senza perdere tempo. Se il problema è da ricercare nella struttura, si individuino altri locali all’interno del presidio ospedaliero. Ci sono e possono essere utilizzati.”

L’annoso dilemma del personale, purtroppo, non riguarda solo il servizio in questione ma è sentito in altri reaprti dell’ospedale sulcitano “La carenza di personale riguarda, purtroppo, anche altri reparti (da radiologia, a chirurgia, medicina, pronto soccorso alla dialisi etc…) – prosegue Usai – e di questo passo, senza interventi concreti, saranno sicuramente altri i servizi sanitari che verranno messi in discussione e nella migliore delle ipotesi depotenziati. Perciò è necessario intervenire per risolvere le criticità immediatamente risolvibili, e contestualmente per porre le basi, ora che è stato avviato il percorso di attuazione della nuova riforma sanitaria (che vedrà la sua prima concretizzazione nel gennaio 2021), per la strutturazione del fondamentale reticolato di servizi ospedalieri, in grado di soddisfare la domanda di sanità territoriale, da qui al futuro.”

Il consigliere del Psd’Az non sottolinea solo lo stato di salute del servizio sanitario sulcitano ma propone anche soluzioni “In altre parole è necessario risolvere le emergenze, ma anche programmare l’offerta sanitaria del territorio. Per fare ciò è necessario che chi, ciclicamente, viene scelto per guidare la nostra ASSL, e perciò lautamente remunerato, si assuma le proprie responsabilità e dimostri di essere all’altezza del compito proposto. Gli abitanti del Sulcis Iglesiente  – conclude Fabio Usai – hanno il diritto di essere amministrati da gestori della “cosa pubblica” competenti e motivati. E come rappresentante eletto di questo territorio non lascerò nulla di intentato per far rispettare questo diritto.”

Fonte: comunicato stampa

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