Sud Sardegna

Caratteristiche della popolazione sarda secondo la classificazione dei comuni della Strategia nazionale delle aree interne

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CARBONIA – Durante il 2018 e il 2019 l’Istat ha svolto le prime due rilevazioni del Censimento permanente della popolazione previsto dall’art. 3 della legge 221/2012. Nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree Interne, che costituisce una delle linee strategiche di intervento dei Fondi strutturali europei del ciclo di programmazione 2014-2020, è stata introdotta una zonizzazione del territorio nazionale basata su una “lettura policentrica del territorio Italiano, cioè un territorio caratterizzato da una rete di comuni o aggregazioni di comuni (centri di offerta di servizi) attorno ai quali gravitano aree caratterizzate da diversi livelli di perifericità spaziale”.

La mappatura ha riguardato tutti i comuni italiani e si è sviluppata in due fasi:

  1. individuazione dei Poli, rappresentati da singoli comuni (Polo) o da aggregati di comuni confinanti (Polo intercomunale) capaci di offrire, simultaneamente, tutta l’offerta scolastica secondaria, ospedali sedi di Dea di primo livello e stazioni ferroviarie Platinum, Gold o Silver;
  2. aggregazione dei restanti comuni in base alle distanze dai Poli misurate in tempi di percorrenza corrispondenti mediamente a meno di 20 minuti per le aree peri-urbane (Cintura), tra i 20 e i 40 minuti per le Aree intermedie, tra i 40 e i 75 minuti per le Aree periferiche e oltre i 75 per quelle Ultra-periferiche.

I Comuni sardi che svolgono la funzione di Polo dell’offerta di servizi essenziali sono 6, uno per ogni provincia tranne per la provincia del Sud Sardegna dove questa funzione è svolta da due comuni, Carbonia e Iglesias.

I residenti nei comuni Polo sono il 24,5% della popolazione sarda, quelli dei 53 comuni classificati come Cintura il 23,7%. In complesso, quindi, poco meno della metà della popolazione residente vive in comuni classificati come Centri e può, almeno in teoria, raggiungere i tre servizi essenziali in meno di 20 minuti. Rispetto al Censimento del 2011, i residenti dei Centri calano di oltre 6 mila unità (con un tasso medio annuo pari a -1,1‰).

L’84% dei comuni della regione (318) è invece ubicato a più di 20 minuti di percorrenza dai comuni Polo; vi risiedono circa 836 mila abitanti, 21 mila in meno di quelli censiti nel 2011, e registrano cali di popolazione la cui intensità, contrariamente a quanto avviene a livello nazionale, non sempre decresce man mano che aumentano i tempi di percorrenza. La variazione media annua nel periodo 2011-2019 infatti registra decrementi superiori alla media regionale (-2,1‰) solo per i comuni Intermedi e Periferici (-4,4‰ nei comuni Intermedi e -5,5‰ nei comuni Periferici). Al contrario, in netta controtendenza con la dinamica regionale e di tutte le altre aree, i comuni Ultraperiferici della regione registrano una variazione media annua positiva (+2,1‰).

L’andamento demografico di quest’ultima classe (66 comuni) è principalmente influenzato dalla presenza di diversi comuni costieri situati nell’area della Gallura e dell’Ogliastra, caratterizzati da una crescita sistematica della popolazione tra il 1951 e il 2019. Si tratta in particolare di otto comuni, tra i quali Olbia, Arzachena e Tortolì, che coprendo circa il 44 % della popolazione residente nell’area, condizionano la dinamica e il profilo socio-demografico medio dei comuni Ultraperiferici sardi.

PROSPETTO 13. POPOLAZIONE RESIDENTE PER CLASSIFICAZIONE DEI COMUNI SECONDO LA STRATEGIA NAZIONALE DELLE AREE INTERNE. Censimenti 2019, 2018 e 2011. Valori assoluti e variazione media annua per 1.000 residenti

Classi  Numero comuni Popolazione residente Variazione della popolazione
2019 2018 2011 2019-2018 2019-2011(a)
Centri 59 775.886 780.070 782.465 -5,4 -1,1
Polo 6 394.736 397.144 398.050 -6,1 -1,0
Cintura 53 381.150 382.926 384.415 -4,6 -1,1
Aree interne 318 835.735 842.187 856.897 -7,7 -3,1
Intermedio 93 273.680 276.110 283.542 -8,8 -4,4
Periferico 159 334.161 337.256 349.242 -9,2 -5,5
Ultraperiferico 66 227.894 228.821 224.113 -4,1 2,1
Totale 377 1.611.621 1.622.257 1.639.362 -6,6 -2,1

Rispetto al 2011, il numero di stranieri residenti cresce in tutte le classi. L’intensità della variazione è però alquanto diversificata: si passa da un incremento medio annuo di 89 unità ogni mille residenti dei comuni Polo ai 55 dei comuni Intermedi. Queste dinamiche hanno portato a un aumento dell’incidenza della popolazione straniera soprattutto nei comuni dove anche nel 2019 permangono valori superiori al dato regionale: comuni Polo (dal 2,1% del 2011 al 4,3% del 2019) e comuni Ultraperiferici (dal 3,5% nel 2001 al 5,3% nel 2019).

Gli indicatori socio-demografici evidenziano significative differenze fra le aree osservate anche all’interno delle due macroaree individuate dalla strategia (Centri e Aree interne):

  1. sia nei Centri che nelle Aree interne l’età media è in linea con il dato regionale pari a circa 47 anni ma sale a circa 48 anni nei comuni Polo e Periferici; al contrario i residenti nei comuni Cintura e Ultraperiferici hanno circa un anno in meno rispetto all’età media regionale; l’indice di vecchiaia è pari a 218,7 nei Centri e a 225,3 nelle Aree interne, ma anche per questo indicatore i valori più critici si registrano per i comuni Polo e Periferici (257,4) a favore dei comuni Cintura (184,3) e Ultraperiferici (190,8); l’indice di struttura della popolazione attiva dei comuni delle Aree interne (153,6) è inferiore di circa cinque punti a quello dei Centri (158,5) e registra il valore più basso nei comuni Intermedi e Ultraperiferici (152,8).
  2. nei Centri la percentuale di residenti di 9 anni e più che hanno conseguito almeno il diploma di scuola secondaria di secondo grado è pari al 32,2% mentre quella delle Aree interne è inferiore di 3,6 punti percentuali (28,6%); nelle Aree interne anche la quota di residenti in possesso di un titolo di studio terziario è significativamente inferiore alla media dei Centri (9,1% contro 15,6%) e a quella regionale (12,2%);
  • le Aree interne registrano tassi di attività (49,4%) e di occupazione (39,8%) inferiori sia ai Centri (rispettivamente 52,6% e 42,0%) sia al dato regionale (51,0% e 40,9%) mentre il tasso di disoccupazione è in linea con quello regionale (19,4% contro 19,8%); anche rispetto a questi indicatori i comuni Ultraperiferici presentano un profilo simile a quello dei Centri.

PROSPETTO 14. INDICATORI SOCIO-DEMOGRAFICI PER CLASSIFICAZIONE DEI COMUNI SECONDO LA STRATEGIA NAZIONALE DELLE AREE INTERNE. Censimento 2019

INDICATORI Centri Aree interne SARDEGNA
 Polo  Cintura Centri Intermedio  Periferico Ultraperiferico Aree interne
Incidenza della popolazione straniera 4,3 2,3 3,3 2,1 2,7 5,3 3,2 3,2
Rapporto di mascolinità 90,4 98,1 94,1 99,7 98,2 99,0 98,9 96,6
Età media 47,8 45,3 46,6 46,7 47,9 45,8 47,0 46,8
Indice di vecchiaia 257,4 184,3 218,7 220,2 257,4 190,8 225,3 222,2
Indice di dipendenza strutturale 56,5 50,0 53,2 56,0 58,6 54,0 56,5 54,9
Indice di dipendenza strutturale anziani 40,7 32,4 36,5 38,5 42,2 35,4 39,1 37,9
Indice di struttura della popolazione attiva 162,0 155,0 158,5 152,8 154,8 152,8 153,6 155,9
% Popolazione con titolo di studio di scuola sec. di II grado 33,2 31,1 32,2 27,3 28,6 30,2 28,6 30,3
% Popolazione con titolo di studio terziario 19,8 11,2 15,6 8,1 9,3 10,1 9,1 12,2
Tasso di attività 51,9 53,4 52,6 49,0 48,0 52,0 49,4 51,0
Tasso di occupazione 41,7 42,3 42,0 39,5 38,6 42,0 39,8 40,9
Tasso di disoccupazione 19,6 20,8 20,2 19,3 19,6 19,3 19,4 19,8

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