Selhurst Park, gennaio 1995: l’ex attaccante del Manchester United calcia, con un colpo da kung fu, Matthew Simmonds, tifoso del Crystal Palace. Nessun pentimento, anzi: “Avrei voluto calciarlo più forte!“.
Eric Cantona torna sull’episodio che costò una squalifica di nove mesi dalla FA e una condanna a lavori socialmente utili per aggressione.
Nel film The United Way, in cui è narratore e co-autore, Cantona racconta al Daily Mail: “Sono stato insultato migliaia di volte e non ho mai reagito, ma a volte si è fragili. Ho un solo rimpianto. Avrei voluto calciarlo ancora più forte. Sono stato squalificato per nove mesi, volevano che fossi un esempio“.
Cantona racconta l’amichevole interna con lo United nell’estate del ’95, considerata un’infrazione alla sospensione, che poteva chiudere del tutto la sua esperienza con i Red Devils. Sir Alex Ferguson lo convinse a restare: “Era solo un’amichevole, ma il giornalista era appollaiato su un albero e scattò una foto. Sfortunatamente non è caduto. Il giorno dopo ero sui giornali e la FA voleva squalificarmi ancora di più. Ferguson trovò le parole giuste, come sempre. E io gli volevo bene e lo rispettavo. Come un padre. Quando un manager fa cose del genere per un suo giocatore, lui darà la sua vita all’allenatore, al club e ai tifosi. Erano tutti dietro di me. Alcuni club magari mi avrebbero licenziato, ma lo United mi offrì un nuovo contratto. Questa è la differenza tra lo United e gli altri“.
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