PORTOSCUSO – “Non esiste sviluppo economico senza gas, risorse e fabbriche”. Ne è convinto l’ex ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, oggi in visita agli stabilimenti di Sider Alloys ed Eurallumina nel polo industriale di Portovesme, nel Sulcis. Il leader di Azione era già stato all’ex Alcoa durante la sua guida al Mise. “Rivedere gli operai con cui avevamo rimesso a posto la situazione e vedere la fusione dell’alluminio per me è stato un momento commovente – ricorda – E tuttavia oggi vengo in questo sito, l’unico rimasto in cui si produce alluminio primario, in un contesto totalmente differente, surreale, vergognoso e ignobile”.
“Questo è un polo tenuto perfettamente in ordine dagli operai e dalla proprietà – sottolinea Calenda – con un progetto di sviluppo da 300 milioni per trasformarlo totalmente a gas, eppure il presidente Solinas si è assunto da solo la responsabilità di bloccare l’arrivo di una nave di rigassificazione che comporterebbe la rinascita industriale di questo territorio. Lo sta facendo per ragioni oscure ma nel frattempo mette a rischio non solo posti di lavoro, ma un intero settore strategico italiano”. Il senatore del Terzo Polo fa quindi appello a tutte le forze politiche per trovare una soluzione alla tante vertenze del Sulcis, annunciando un suo intervento diretto con la premier Giorgia Meloni.
“Stiamo combattendo non per tenere un’impresa, ma per mandarla via, è un paradosso italiano – denuncia ancora Calenda parlando della Sider Alloys – qui ci sono tutte le condizioni per andare avanti ma chiacchieriamo di navi di rigassificazione mentre l’Olanda ne ha comprate tre e la Germania cinque. Non esiste sviluppo economico senza gas, risorse e fabbriche, eppure il presidente Solinas con il suo comportamento individuale sta ostacolando tutto questo. E’ uno spreco: oggi avere una fabbrica che produce alluminio primario è un vantaggio competitivo enorme, eppure questa non viene considerata di interesse nazionale da gente che non ha mai lavorato”.
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