Si è concluso lo scorso sabato 14 ottobre la XXI edizione del Marina Cafè Noir, uno dei festival letterari più amati e importanti della Sardegna, che, dopo la pausa forzata a causa delle restrizioni dovute alla situazione pandemica degli scorsi tre anni, ritorna con grande successo in Viale Regina Margherita, quest’anno nella storica location del Giardino sotto le mura (Giardino Fratelli Giuseppe e Vittorino Fiori).
Le tre ricche giornate del Festival hanno segnato il boom di partecipanti e semplici curiosi, tra turisti e non, un forte segnale per ritornare ad apprezzare le belle serate cagliaritane di fine estate avvolte da cultura, sapere e musica che spesso e volentieri coincidono in convivialità e famiglia, come lo è il principio morale del Marina Cafè Noir da ventun anni a questa parte. Tra i tanti ospiti che si sono esibiti sul palco dal 13 al 14 ottobre c’erano anche l’antropologo Eduardo Kohn, la scrittrice Katerina Poladjan (che ha presentato la sua ultima opera letteraria “La musica del futuro), i King Howl, i Casino Royale, Enrico Brizzi (l’autore del capolavoro “Jack Fruciante è uscito dal gruppo”), Guido Catalano con le sue 107 poesie senza filtro (“Smettere di fumare baciando”), Arrogalla e la partecipazione di Jacopo Cullin, ospite a sorpresa nell’ultima giornata, dedicata al ricordo di una cara amica del Festival, Michela Murgia, un volto storico del Marina Cafè Noir, che ha omaggiato la scrittrice e intellettuale sarda, scomparsa la notte del 10 agosto scorso, insieme allo scrittore Giacomo Casti e ai toccanti interventi musicali di Arrogalla, prestando la sua voce a uno dei testi più belli e delicati della Murgia, “Signore? Meglio pastore” (racconta che aveva scritto agli inizi del 2011), leggendo in conclusione il primo racconto dell’ultimo libro della Murgia “Tre Ciotole” (edito Mondadori).
di Matteo Guidarini
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