CagliariPrimo Piano

Cagliari: uomo di 60 anni si è impiccato presso i Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura dell’Ospedale SS.Trinità

Condividi

La presidente dell’ASARP, Gisella Trincas, ha scritto una lettera all’Assessore alla Sanità Dottor Armando Bertolazzi per chiedere che venga avviata “una seria ispezione interna” dopo che un uomo di 60 anni, si è impiccato in uno dei due Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura dell’Ospedale SS.Trinità a Cagliari.

“Gentile Assessore, – scrive la Trincas – questa mattina alle 7, un uomo di 60 anni si è impiccato in uno dei due Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura dell’Ospedale SS.Trinità a Cagliari.
Sembra che non fosse un paziente già in cura con i servizi territoriali di salute mentale. Era ricoverato in Gastroenterologia e dopo una consulenza psichiatrica che sembra essere stata effettuata ieri notte perchè in stato depressivo, è stato ricoverato al SPDC. Questa mattina alle 7 è stato trovato morto impiccato, con un lenzuolo, nel bagno del reparto.
Questa ennesima tragedia richiama tutto il sistema della salute mentale regionale ad interrogarsi seriamente su cosa si sta offrendo alle persone che vivono una condizione di difficoltà e richiama l’istituzione regionale ad interrogarsi su come pensa di affrontare la drammatica situazione dei servizi di salute mentale (territoriali e ospedalieri) nella nostra Regione.
Chiediamo che su questa ennesima tragedia si apra una seria ispezione interna non tanto per individuare eventuali responsabili ma per capire come sia possibile che una persona in condizione di fragilità, affidata al servizio sanitario pubblico per la sua cura e protezione, sia stata lasciata totalmente sola. Non possiamo immaginare la disperazione che possa aver attraversato la mente di quest’uomo di 60 anni che probabilmente non aveva mai varcato le porte di un servizio psichiatrico di diagnosi e cura con le porte chiuse e la guardia giurata a vigilare.
Così come non è più rinviabile una discussione e un confronto per definire un piano organico regionale per la salute mentale che affronti le gravi criticità che si trascinano da tempo e che provocano dolore e danni alle persone, che riapra tutti i centri di salute mentale che negli anni sono stati chiusi, ridefinisca una visione culturale e pratica dei servizi del territorio e ospedalieri rispettosi dei bisogni di ogni singola persona e orientati al rispetto dei diritti umani. Centri di Salute Mentale di Comunità aperti 24 ore al giorno 7 giorni su 7, diffusi sul territorio regionale in stretta sinergia con i servizi sociali e le comunità locali, con possibilità di ospitalità notturna in caso di bisogno. Lasciando ai Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura le effettive emergenze e urgenze in un clima operativo decisamente differente, con le porte aperte e il divieto assoluto di utilizzare qualsiasi strumento di contenzione, inclusa la contenzione farmacologica.
Non è più tempo di indugiare, il cambiamento deve avvenire ora e devono essere garantire tutte le risorse umane, culturali e finanziarie necessarie ad un cambiamento radicale, un cambiamento di passo e di visione, un cambiamento verso la civiltà e il diritto.
Attendiamo un riscontro urgente e la definizione e convocazione della Commissione Regionale Salute Mentale che chiami attorno ad un tavolo tutti i soggetti istituzionali e della società civile chiamati a programmare, co-progettare, monitorare, valutare e verificare i servizi e le pratiche.”
La presidente ASARP
Gisella Trincas

Comment here