Nell’ambito dell’attività di monitoraggio e controllo della costa, nella giornata odierna i militari della Guardia Costiera di Cagliari hanno effettuato un’operazione di controllo in materia di pesca ed ambiente marino mediante l’impiego di unità navali, personale subacqueo del 4° Nucleo Sub Guardia Costiera e pattuglia automontata, nel corso della quale hanno intercettato un datteraio e proceduto al sequestro degli attrezzi e alla denuncia penale.
Nelle prime ore del mattino, i militari, impegnati a bordo delle unità navali, in immersione ed a terra, opportunamente appostati, hanno intercettato nei pressi della grotta “dei Colombi” vicino Capo Sant’Elia un segnale da sub ed un barchino sospetti.
L’appostamento subacqueo, infatti, ha evidenziato la presenza in acqua di un sommozzatore munito di bombole e mazzetta che rompeva le rocce per il prelievo del pregiato e vietato dattero di mare; l’attività illecita è stata documentata mediante le apparecchiature in uso alla Guardia Costiera.
La speciale tutela del dattero di mare è giustificata dal grave ed irreparabile danno che subisce la scogliera e l’ecosistema marino a seguito della frantumazione necessaria ad estrarre i pregiati molluschi, i quali necessitano di almeno 30 anni per incunearsi nella roccia calcarea e raggiungere, così, una misura idonea alla illecita collocazione commerciale.
Alla vista dei militari, accortosi di essere stato scoperto, il datteraio ha cercato di far disperdere le tracce del reato commesso, rilasciando in acqua la mazzetta usata per frantumare le rocce e un sacchetto ricolmo di datteri, ignaro però di essere stato filmato durante la raccolta.
Risalito in acqua, il datteraio ha cercato di darsi alla fuga unitamente ad un complice, ma il tentativo è risultato vano in quanto, di lì a poco, i due, mai persi di vista dal personale militare delle pattuglie di vedetta a terra, sono stati intercettati dalle unità in mare.
Condotti negli uffici della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera Cagliari – i pescatori di frodo sono stati identificati e denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, alla quale dovranno rispondere dei reati di cui al D.lgs 4/2012 per aver prelevato specie per cui è vietata la cattura, nonché dei reati di cui agli artt. 650 (Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità) e 734 del Codice Penale (Deturpamento di bellezze naturali). L’attrezzatura con la quale è stato commesso il reato è stato posta sotto sequestro e messa a disposizione del Magistrato unitamente ai filmati realizzati.
Il Direttore Marittimo di Cagliari, Capitano di Vascello (CP) Mario VALENTE, sottolinea che l’impegno della Guardia Costiera nei controlli in materia di pesca e ambientali continuerà in maniera regolare, a garanzia della tutela delle coste della fauna marina, dell’ambiente e degli ecosistemi oltre che degli stessi pescatori e commercianti del settore ittico che lavorano nel rispetto delle norme vigenti, contrastando nel contempo chi invece dolosamente viola tali norme.
Fonte: comunicato stampa
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