È proseguita senza sosta l’attività investigativa della Squadra Mobile, all’indomani dell’operazione antidroga scattata il 7 gennaio scorso, durante la quale i Falchi, con la collaborazione dei poliziotti della Divisione Anticrimine, avevano tratto in arresto per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente D. C., cagliaritano, del 1992, Z. D., nato a Cagliari, classe 1994 e P. I. nata a Cagliari classe 1993, tutti pregiudicati.
Un’accurata perquisizione, resa difficoltosa anche dalla presenza di telecamere di sorveglianza a disposizione degli indagati, operata a Cagliari in via Giovanni dalle Bande Nere, dove risultava residente la donna e dimoravano i restanti due, aveva consentito di rinvenire 108 g. di cocaina all’interno di due involucri sottovuoto, ben nascosti nell’incasso di un forno da cucina.
Sempre in cucina erano stati trovati anche un bilancino di precisione con evidenti tracce di stupefacente, incastrato sotto al tavolo, ed una busta chiusa ermeticamente, contenente altri 4 g. di cocaina. In soggiorno, invece, i poliziotti avevano trovato, insieme ad una macchina elettrica per il sottovuoto, una busta contenente altri 11 g. della stessa sostanza stupefacente, nascosta dietro un quadro fotografico.
I successivi accertamenti svolti dagli investigatori della Polizia di Stato acclaravano che la donna aveva la disponibilità di un appartamento in via della Menta a Cagliari, acquistato il 1° agosto e che poi aveva venduto al proprio cognato il 19 settembre. Lo stabile era interessato da lavori di ristrutturazione seguiti sempre dalla donna, ben sapendo che quest’ultima non svolgeva alcuna attività lavorativa. Era evidente che l’immobile era stato intestato al cognato al fine solo di celare il reale proprietario e che in realtà era stato acquistato con i proventi dell’attività di spaccio. L’immobile è stato sequestrato.
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