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CAGLIARI: ANCORA EMERGENZA RIFIUTI

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CAGLIARI: ANCORA EMERGENZA RIFIUTI

Da diverso tempo il capoluogo sardo è invaso da cumuli di immondizia. La denuncia dei cittadini è sempre più forte e molti giornali sardi stanno iniziando a parlarne. Nonostante questo, le istituzioni non riescono a fronteggiare l’emergenza. C’è da dire che a volte l’emergenza è alimentata anche dall’inciviltà della popolazione, ciò non toglie che l’amministrazione comunale dovrebbe intervenire anche per prevenire questi atti incivili attraverso una rete di videosorveglianza o semplicemente dei percorsi di educazione ambientale.

UN CITTADINO TRA I TANTI

Un cittadino tra i tanti, Valerio Piga che è il portavoce del collettivo Arrosa, denuncia giornalmente sulla sua pagina Facebook, questa situazione gravissima. Esattamente da 224 giorni, la sua pagina è una vetrina sulle zone meno visibili della città di Cagliari, dove l’immondizia è presente.

La redazione ha contatto Piga che ci ha fornito un’intervista supportata da documentazione fotografica.

“Da 224 giorni, esattamente dal giorno che si è insediata la nuova giunta comunale di centrodestra capitanata dal Sindaco Truzzu, ho iniziato a fotografare e denunciare l’abbandono dei rifiuti che nel corso delle settimane è aumentato sino a raggiungere livelli a dir poco allarmanti.”  – dichiara Valerio Piga – “Ormai siamo in emergenza soprattutto in quartieri come San Michele, Sant’Elia, Is Mirrionis, Santa Teresa di Pirri ma altri cumuli ne troviamo anche nel resto della città. In alcune zone dove è maggiormente concentrato l’abbandono dei rifiuti, l’aria è satura e maleodorante causando non pochi problemi a chi abita ai primi piani. L’emergenza dura ormai da 7 mesi e nonostante le promesse del nuovo Sindaco di ripulire e far tornare “splendida la città”, fare controlli per scovare i “caddozzi” la situazione non è migliorata, deludendo tanti cittadini che hanno riposto fiducia in lui. Ormai possiamo parlare di una vera emergenza sanitaria a Cagliari.” – conclude Piga.

Ci auguriamo che l’emergenza possa rientrare il prima possibile perché una città altamente turistica come Cagliari, non può e non deve assolutamente soffrire di questo scempio ambientale. Noi di Ajo Noas continueremo a tenere sotto controllo la situazione e soprattutto restiamo come sempre a disposizione per chi volesse fare altre dichiarazioni.

©Riproduzione riservata 

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