TRENTO – “L’Italia ha i più alti livelli di contrattazione in Europa. È un aspetto positivo. Un alto livello di sindacalizzazione vuol dire libertà, vuol dire possibilità di fare contratti. I sindacati funzionano? Certo, è un mestiere difficile ma funzionano. Però non sempre riescono a sintonizzarsi con i cambiamenti tecnologici, con i processi d’innovazione. C’è poi il nodo della contrattazione sulla produttività, che va differenziata a livello locale. La produttività si negozia nei contratti di secondo livello, nei contratti aziendali, che però in Italia non sono molto diffusi, non vanno oltre il 30%. Dobbiamo quindi innovare le relazioni industriali e non cancellare i corpi intermedi con la disintermediazione”.
Così l’ex ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta (foto), attualmente presidente del Cnel, intervenendo oggi al Festival dell’Economia a Trento. “Un Paese è tanto più efficiente quanta più densità sociale è in grado di esprimere. C’è bisogno di protagonismo nei territori e nelle comunità. Questo è il tempo dei corpi intermedi. È il CNEL il luogo che gli dà voce e rappresentanza”, ha concluso Brunetta.
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