ROMA – “Il Censis, da 57 anni, fa una fotografia dell’Italia spesso irriverente, che usa strumenti, concetti e chiavi non solo sociologiche o economiche ma quasi psicologiche. È una lettura a tutto tondo del Paese. Sono state interpretazioni sempre capaci di smuovere il dibattito, suscitare reazioni e hanno sempre influito sulla lettura del Paese. Bisogna dire che non si è quasi mai vista una reazione della politica alle denunce del Censis”. Così Renato Brunetta (foto), presidente del Cnel, intervenendo alla presentazione del 57esimo Rapporto Censis.
“Il Cnel pochi giorni fa ha presentato il suo programma quasi in sincronia con il rapporto Censis, e devo dire che ci sono interazioni potenziali”, aggiunge l’ex ministro della pubblica amministrazione. “Dopo un periodo di desertificazione forse abbiamo ritrovato, a partire dalla pandemia, dei soggetti forti. Vedo un ritorno di protagonismo dei corpi intermedi, e anche dei partiti, che non deve esprimersi solo in modo conflittuale, e vedo un ritorno della coesione sociale. Noi, come Cnel, siamo pronti ad accogliere le analisi libere del Censis e a metterle a terra”.
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