La Brexit peserà anche sulle patenti di guida. Se ne sono accorti i cittadini britannici trasferiti in Italia, i quali ora dovranno convertirla in italiana.
Come sostiene oggi la BBC, dal primo gennaio la maggior parte dei conducenti britannici potrà ancora utilizzare la normale patente di guida per guidare nei paesi dell’Unione Europea con alcune eccezioni; tali eccezioni riguarderebbero solamente le persone che hanno una licenza cartacea, non una “fotocard”, così come quelle con licenze rilasciate a Gibilterra, Guernsey, Jersey o nell’Isola di Man. Perciò potrebbe essere necessario quello che viene chiamato un Permesso di Guida Internazionale (IDP in inglese). Tale documento può essere acquistato presso gli uffici postali britannici per £ 5,50.
Nel mentre, nel nostro paese, l’8 gennaio scorso la Motorizzazione (circolare n. 504) ha avvertito, invece, che non sarà più possibile convertire le patenti del Regno Unito con semplici pratiche amministrative come fossero comunitarie (a meno che la domanda sia stata presentata prima di quest’anno). Occorre quindi rifare gli esami, con grande disappunto dei cittadini di sua maestà che vivono nel nostro paese in pianta stabile.
Quindi, nonostante ora le patenti britanniche in suolo italiano siano considerate come patenti extracomunitarie e non ci sia ancora un accordo di reciprocità fra i due Stati, la stessa Motorizzazione nostrana ha emanato un’altra circolare (la 3401) in cui ricorda che è possibile ottenere la conversione senza esami se la patente britannica era stata rilasciata convertendo una precedente licenza italiana.
Il nuovo documento italiano autorizzerà a guidare veicoli delle stesse categorie cui abilitava la prima patente italiana.
Già dal 2000 era presente una procedura per tutte le patenti extracomunitarie di cui si presenti una traduzione e un’attestazione di autenticità. Queste, ora, non sono richieste nel caso del Regno Unito, data la particolarità della situazione creata dalla Brexit.
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