Cinema

Box office: “Avatar 2” al top, seguono “Il grande giorno” e “Le 8 montagne”

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ROMA – “Avatar – La via dell’acqua” di James Cameron, con un incasso dal 22 al 25 dicembre di 4.331.000 euro e un totale di 17.325.000 euro, guida per la seconda settimana il box office nelle sale italiane dal 22 al 25 dicembre. In 4 giorni il film Disney ha perso il 49%, ma era impensabile una progressione come quella dei giorni del debutto.

Spazio nella seconda e terza posizione a due film italiani attesi. IL GRANDE GIORNO di Aldo Giovanni e Giacomo è andato alla grande con 1 milione 259mila euro, distribuito a tappeto da Medusa in 547 schermi, più o meno gli stessi del sequel di Avatar. A distanza ma comunque sul podio al terzo posto Alessandro Borghi e Luca Marinelli sulle vette della Valle d’Aosta: LE 8 MONTAGNE nei suoi primi 4 giorni ha incassato 446mila euro; il film distribuito da Vision/Universal ha superato l’esordio di THE FABELMANS di Steven Spielberg (01 Distribution) con 309mila euro, piazzatosi al quarto posto.

Dopo questa testa di serie gli altri titoli: IL GATTO CON GLI STIVALI 2 (Universal) che alla terza settimana è quinto con circa 273mila euro per un totale al momento di 2 milioni 872mila; il biopic su Whitney Houston WHITNEY – UNA VOCE DIVENTATA LEGGENDA (Warner Bros) con 180mila euro; al settimo MASQUERADE – LADRI D’AMORE (Lucky Red) con 42mila; LA STRANEZZA addirittura dal 10/o posto risale all’ottavo e alla nona settimana resiste nella top ten con circa 23mila che portano a 5milioni 423mila il totale del film Medusa; al nono ERNEST E CELESTINE – L’AVVENTURA DELLE 7 NOTE (I Wonder) con 22.185mila euro, mentre al decimo c’è STRANGE WORLD – UN MONDO MISTERIOSO (Walt Disney) che alla quinta settimana di rilascio aggiunge 18mila euro per un totale di 1.453.522.

Il totale degli incassi, secondo i dati Cinetel, di quattro giorni ‘di festa’ dal 22 al 25 dicembre è di 7 milioni 121mila euro che sono il 10% in più rispetto al Natale orribile delle sale del 2021 in cui si era incassato 6.424.882 dal 23 al 26. C’è da osservare che manca ancora all’appello il 26 dicembre: il giorno in cui un tempo glorioso le sale erano affollate e quindi un bilancio dell’esercizio per le feste non è completo, si può solo notare il segno positivo e già questo è un trend di speranza.

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