ROMA – “Se il governo non rinnoverà gli sconti sulle bollette di luce e gas in scadenza al 31 marzo, dagli oneri di sistema all’Iva sul gas al 5%, allora dal primo aprile si profilerà una stangata che manderà definitivamente in tilt i bilanci delle famiglie”. Lo afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori L’associazione di consumatori, sulla base dei prezzi attualmente fissati da Arera per il mercato tutelato di luce e gas (nell’ipotesi che questi restino costanti) sottolinea che la bolletta del gas, su base annua, passerebbe dagli attuali 1210 euro a 1928 euro, una mazzata da 718 euro per una famiglia tipo che consuma 1.400 metri cubi annui, con un rincaro del 59,3%.
Per quanto riguarda la luce la fattura di una famiglia tipo che consuma 2.700 kWh kilowattora all’anno e ha una potenza impegnata di 3 kW, subirebbe un rialzo dell’8,6%, lievitando da 1434 euro a 1558 euro, con un aggravio di spesa pari a 124 euro. Alla fine una famiglia finirà per pagare su base annua 3486 euro tra luce e gas, contro gli attuali 2644 euro. Una sberla pari a 842 euro. “Non comprendiamo perché il governo non abbia ancora annunciato la proroga degli sconti, rassicurando le famiglie. La fiducia nel futuro e la sicurezza di non subire ulteriori aumenti è fondamentale per rilanciare i consumi. Sarebbe un errore micidiale non farlo, una Caporetto per le famiglie. Regna il silenzio anche sul rinvio della della fine del mercato tutelato della luce, che per i condomini e le associazioni, è prevista tra meno di 1 mese, il 1° aprile 2023”, conclude Vignola.
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