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Boban: “La finale di Euro2020 è pulita, ridicolo pensare a favori su misura”

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Zvonimir Boban, ex dirigente del Milan e attualmente responsabile del calcio Uefa, ha parlato a La Gazzetta dello Sport sulla finale di domani tra Italia e Inghilterra: “La Uefa doveva restituire qualcosa a Johnson per la Superlega? Mi viene da ridere. Ridicolo solo pensare che l’Uefa favorisca una squadra. Teorie cospirazioniste e dietrologia sono sempre esistite, ma chi vive il calcio sa che sarà una finale pulita“.

Italia – “Che fosse una squadra particolare, che la sua forza fosse lo spirito collettivo, s’era visto. Però avevamo tutti un dubbio: cosa succederà quando si alzerà il livello? La qualità generale non è quella delle migliori. Ma qui è il capolavoro di Mancini. E i giocatori hanno dimostrato forza mentale, spirito di gruppo e capacità non comune nella lettura delle situazioni. Il fuoriclasse è Donnarumma. Poi Chiesa, fuoriclasse potenziale. E Jorginho. Decisivo“.

Inghilterra – “Gli inglesi non hanno il palleggio e la creatività degli azzurri che quindi devono condurre la partita. L’Inghilterra non è la Spagna, però ha una forza fisica notevole e nell’uno contro uno è stata dominante. Dipende molto dalla formazione di Southgate“.

Rigore contro la Danimarca – “Decisione dubbia, non si può negare, ma non uno scandalo come dicono urlatori di professione. Spiace che l’ombra sia caduta in un momento così e che alcuni mettano in discussione un Europeo in cui l’arbitraggio è stato fantastico. Rosetti ha fatto un gran lavoro di preparazione e rinnovamento. Makkelie era convinto di aver preso una decisione giusta“.

SuperLega – C’è una battaglia legale. E la vinceremo. Quella reale e calcistica il calcio l’ha vinta contro chi vuole rovinarlo per farlo diventare un business, cancellando centosessant’anni di storia. Solo perché qualcuno non faceva bene i conti delle sue società dobbiamo rovinare il calcio?

Aiuto a Johnson – “Discorsi assurdi, disonesti, scorretti. Dicevano anche che avremmo giocato la finale di Champions a Londra per lui, invece è stata a Oporto. Il calcio deve essere grato all’Inghilterra per come ha reagito e anche a paesi come l’Italia: Gravina è tra quelli che hanno lottato. Ma i veri vincitori sono il calcio, la gente che lo ama e, se devo fare un nome, Ceferin“.

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