Tensione che si taglia a fette in casa Barcellona. Tensione che (forse) nemmeno il tanto atteso vertice previsto nei prossimi giorni tra il presidente Josep Bartomeu e Jorge Messi, papà-agente della Pulce, riuscirà a diluire.
In questo clima di aperto conflitto ci si avvicina ad un possibile momento di svolta per la telenovela dell’estate, tra le più importanti nella recente storia del calcio.
Ulteriore conferma: per il secondo giorno consecutivo, Leo Messi non ha dato traccia di sé alla Ciutat Esportiva. Il club blaugrana potrebbe ora adottare delle sanzioni disciplinari nei confronti del suo capitano ed uomo-simbolo.
Il contratto collettivo stipulato dalla Liga e dall’Assocalciatori spagnola prevede, qualora un atleta non si presenti in due occasioni sul proprio posto di lavoro, una grave infrazione nei confronti del club di appartenenza.
Messi si è già rifiutato di presenziare all’appuntamento di domenica, per sottoporsi col resto della squadra ai tamponi per il Covid-19, ed alla prima seduta dell’era Koeman, fissata per il pomeriggio di ieri. Non scendere in campo nel centro sportivo del Barcellona anche quest’oggi porterebbe a tre il numero delle assenze consecutive, facendo scattare i presupposti per la “violazione gravissima” e di una sanzione pecuniaria nei suoi confronti.
Stando a quanto riporta Marca, Messi potrebbe essere multato per il corrispettivo del 25% dell’ingaggio mensile o di 11 giorni dello stipendio stesso.
Nessuna comunicazione ufficiale è comunque arrivata dai vertici societari che continuano ad alzare le barricate di fronte alla prospettiva di perdere il campione argentino in questa finestra di mercato. Nell’incontro col padre di Messi si farà un estremo tentativo di sottoporgli il rinnovo del contratto in scadenza a giugno 2021, ma verrà ribadito soprattutto come il giocatore sarà ceduto soltanto per i 700 milioni di euro della clausola rescissoria che la Liga ha ribadito essere valida.
Mossa atta a scongiurare i tentativi di Inter, Paris Saint Germain e Manchester City, intenzionati ad affondare il colpo soltanto nel caso in cui la Pulce si svincolasse.
Nessuna società è disposta a sostenere un investimento decisamente spropositato in un periodo molto complicato per gli effetti causati dalla pandemia. Nemmeno il Manchester City di Guardiola: a maggior ragione dopo essere stato riammesso in Champions League dal Tas di Losanna. Affrontare subito le spese di un’operazione che farebbe saltare ogni paletto in tema di Fair Play Finanziario non sarebbe una scelta arguta.
In definitiva, secondo TycSports, il padre Jorge sarebbe già in partenza da Rosario per raggiungere la Catalunya: il futuro dell’asso argentino si deciderá nelle prossime ore.
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