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“Band On The Run”, nuova edizione per l’album di Paul McCartney & Wings

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LIVERPOOL – A 50 anni dalla sua uscita, MPL e UMe hanno annunciato l’edizione ampliata del 50° anniversario dell’iconica “Band on the Run” di Paul McCartney & Wings, in pubblicazione il 2 febbraio 2024. Da decenni una costante nella lista degli album più importanti di tutti i tempi, pluripremiato ai GRAMMY, è stata originariamente pubblicato nel dicembre del 1973. Contiene brani come “Jet”, “Bluebird”, “Let Me Roll It”, “Picasso’s Last Words (Drink to Me)” “Nineteen Hundred and Eighty Five”, Band on the Run è senza dubbio il disco di maggior successo e più celebrato di sempre degli Wings.

L’edizione del cinquantesimo anniversario di “Band On The Run” sarà un’edizione speciale disponibile in diversi formati, a cominciare dalla versione da 1LP, con mastering a velocità dimezzata, realizzato da Miles Showell presso i leggendari Abbey Road Studios di Londra, utilizzando un trasferimento ad alta risoluzione dai nastri originali del 1973. L’album, con tracklist identica a quella US, include la canzone “Helen Wheels” e un Polaroid poster di Linda McCartney. L’edizione in vinile 2LP comprende oltre all’album originale americano, rimasterizzato in half speed, un secondo LP intitolato “Underdubbed” Mixes Edition, contenuti all’interno di uno speciale cofanetto.

Il box include anche due poster Polaroid di Linda McCartney. Il formato 2CD conterrà l’album originale americano, la “Underdubbed” Mixes Edition e un poster Polaroid pieghevole fronte-retro di Linda McCartney. Band on the Run (Underdubbed) uscirà anche in digitale. Parlando della versione “Underdubbed”, Paul ha detto: “Questa è Band on the Run in un modo mai sentito prima. Quando crei una canzone e inserisci parti aggiuntive, come ad esempio una chitarra, si tratta di overdub, cioè una sovraincisione. Bene, questa versione dell’album è l’opposto, Underdubbed”. Band on the Run (Underdubbed) presenta per la prima volta le nove canzoni classiche di Band on the Run senza sovraincisioni orchestrali. I rough mix inediti furono creati da Geoff Emerick, assistito da Pete Swettenham agli AIR Studios, il 14 ottobre 1973.

La tracklist è identica a quella trovata sui nastri analogici originali scoperti negli archivi della MPL. “Band on the Run” sarà anche disponibile, per la prima volta, in Dolby ATMOS, mixato da Giles Martin e Steve Orchard. Tra gli innumerevoli album di successo che Paul McCartney ha pubblicato nel corso della sua illustre carriera, Band on the Run degli Wings occupa un posto particolare. L’album non solo mantenne la promessa di Wild Life e Red Rose Speedway, ma consolidò anche lo status degli Wings come portabandiera del rock ’n’ roll degli anni ’70. Dominando incontrastato le playlist delle radio rock, di cui è stato la colonna sonora per un decennio intero, Band on the Run fu un vero spartiacque non solo per il futuro di Paul ma anche per le successive generazioni di rock star.

Esattamente 50 anni dopo la sua uscita, “Band on the Run” suona più vibrante e attuale che mai, e nel raggiungere questo magnifico traguardo, merita che la sua straordinaria storia venga celebrata ancora una volta. Nell’estate del 1973, Paul aveva una serie di canzoni destinate a un nuovo album. Scorrendo un elenco degli studi internazionali della EMI, scelse Lagos, in Nigeria, come location per la registrazione, rimanendo affascinato dall’idea di lavorare con la band in Africa. Pochi giorni prima della partenza, il chitarrista Henry McCullough e il batterista Denny Seiwell lasciarono il gruppo. Gli Wings erano diventati, all’improvviso, un trio. Paul, sua moglie Linda e il membro della band Denny Laine (insieme al sound engineer Geoff Emerick) lavorarono alle nuove canzoni per due mesi.

Ma l’evento disastroso accadde una notte quando Paul e Linda furono minacciati e derubati con un coltello mentre tornavano a casa dopo aver fatto visita ad un amico: i ladri scapparono con una cassetta di registrazioni demo casalinghe delle canzoni ma fortunatamente, avendole appena scritte, Paul fu in grado di ricordarsele tutte. Nota per la sua struttura simile a una suite di tre movimenti distinti, non era scontato che la title track “Band on the Run” fosse una hit pop ma raggiunse la vetta della Billboard Hot 100 degli Stati Uniti e diede una grande spinta all’album a risalire le classifiche. “Band on the Run” raggiunse il primo posto sia negli USA che in UK e tornando in cima alla classifica americana per ben due volte, divenne l’album in studio più venduto del 1974 in Australia, Canada e Regno Unito. Dopo aver vinto due Grammy Awards nel 1975, l’edizione Deluxe di Band on the Run ne ha ottenuto un terzo nel 2012, seguito dall’inserimento dell’album nella Grammy Hall of Fame nel 2013.

È considerato l’album definitivo degli Wings e uno dei preferiti anche dalle nuove generazioni di fan che ne scoprono la genialità. Fino al 2010 “Nineteen Hundred and Eighty Five” non è stata eseguita dal vivo, ma ora, poiché la carriera solista di Paul continua senza sosta, è diventata una presenza regolare durante i suoi concerti. Paul esegue tuttora Band on the Run durante gli spettacoli del suo acclamato tour Got Back iniziato nel febbraio 2022. McCartney ha completato 16 grandi concerti negli Stati Uniti prima di esibirsi in quello che il quotidiano Times ha descritto come il “miglior concerto di sempre”, a Glastonbury nel giugno 2022, durante il quale Paul ha collaborato con Dave Grohl esibendosi in un duetto speciale di “Band on the Run”. Il mese di novembre 2023 ha visto Paul tornare in concerto in Australia dopo sei anni di assenza. McCartney si è anche esibito a Belo Horizonte, San Paolo, Curitiba e Rio De Janeiro.

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