ROMA – “Durante la stagione dell’austerità, il Prodotto interno lordo è rimasto fermo, così come sono rimasti fermi i salari e quindi il gettito contributivo. Se andiamo a vedere cosa è successo, vediamo che il tasso di crescita nullo del Pil si spiega con il saldo – nullo – fra un +5% di esportazioni nette e di un -5% di investimenti. La stagione dell’austerità ha privato il Paese di un futuro perché ha drasticamente ridotto la spesa per investimento, che tipicamente è quella che crea capacità produttiva”. Lo ha dichiarato il Presidente della Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli Enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, Alberto Bagnai, in occasione della XIV Edizione del Forum in Previdenza della Cassa dei Dottori Commercialisti “Percorsi tracciati e scenari futuri a 30 anni dalla privatizzazione della Cassa”.
“Lo stesso Presidente Draghi”, ha proseguito Bagnai, “ha dichiarato nel suo discorso di La Hulpe che l’UE in risposta alla crisi economica ha adottato politiche di compressione dei salari per provare a recuperare competitività. Questo spiega perché le esportazioni nette sono aumentate, ma spiega anche perché i redditi sono rimasti al palo, compromettendo la sostenibilità delle pensioni pubbliche e privatizzate”. E infine: “In questo scenario”, ha concluso il deputato e responsabile economico della Lega, “cui si è aggiunto l’inverno demografico e le nuove sfide della tecnologia, è apprezzabile la capacità delle Casse previdenziali di assicurare una tenuta finanziaria”.
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